Brindisi, 26/09/2003

Il Forum interviene sul disinquinamento del seno di Ponente

Il “Forum Ambiente Salute e Sviluppo” ripropone con forza, attraverso una lettera aperta inviata al Ministro per l’Ambiente e tutela del Territorio, al Presidente della Regione Puglia, al Presidente della Amministrazione Provinciale ed al Sindaco di Brindisi, il tema del mancato disinquinamento del seno di ponente del porto di Brindisi.
Di seguito ne riportiamo il testo

Quando il “Forum Ambiente Salute e Sviluppo” ha riproposto attraverso la lettera aperta del 10/7/2003 il problema dell’inquinamento del Seno di Ponente del Porto di Brindisi , sperava che alle lamentele di tanti cittadini si rispondesse con impegni precisi e ufficiali .
In questi mesi si è registrata purtroppo, una aspra polemica fra il Sindaco di Brindisi ed il Presidente della Provincia sfociata anche nell’annuncio di esposti alla Magistratura
E’ necessario che si faccia chiarezza, in tutte le sedi, sulla responsabilità di chi, a livello istituzionale, ha fatto inutilmente trascorrere ben più di 20 anni dall’emanazione della L. 319/77 (meglio conosciuta come “legge Merli) senza realizzare depuratori e rispettare i prescritti limiti di immissione nei corpi idrici.
Così come occorre accertare le responsabilità di chi a Brindisi ha fatto vanificare finanziamenti, già stanziati ed opere in buona parte realizzate nell’impianto di Materdomini per la depurazione degli scarichi fognanti dei quartieri Minnuta, Casale, Paradiso, Sciaia e contrada marine.
E ciò mentre l’assurdo convogliamento degli scarichi degli indicati quartieri verso Fiume Grande è ben lontano dalla sua attuazione, con la conseguenza di consentire che pesanti carichi inquinanti confluiscano nel porto (anche altri collettori sfocianti nel Porto interno andrebbero sottoposti ad attenta analisi).
Il Forum chiede, con ogni determinazione, notizie puntuali sugli appalti e sui lavori (compresi i tempi esatti per l’ultimazione delle opere) concernente i sistemi fognanti delle contrade marine della Sciaia,del Casale, del Paradiso, di Montenegro, della Minnuta e di importanti insediamenti (Pastis, stabilimenti industriali tra Mesagne e Brindisi, Ospedale Perrino ecc) . E chiede le stesse notizie in merito all’impianto di sollevamento alla foce del Cillarese , al potenziamento e all’adeguamento tecnologico del depuratore di Fiume Grande e alla bonifica di quello disastrato di Materdomini .
E’ necessario rendere pubblici più precisi elementi di conoscenza sull’entità dei finanziamenti per la bonifica del Seno di Ponente (a quanto sembra oggi quantificabili in circa otto milioni di Euro) sulle caratterizzazioni (analisi tecniche) eseguite, sulle caratteristiche degli interventi e sui tempi esatti di avvio dei lavori (potranno iniziare senza eliminare prima gli scarichi fognanti?) e sullo smaltimento dei fanghi, presumibilmente da classificare come rifiuto pericoloso.
I dirigenti del Presidio Multizonale di Prevenzione (Organo tecnico dell’ARPA e della AUSL BR/1) in una lettera inviata al Forum il 22/7/2003, hanno fatto presente quanto segue: “………dopo la fine ingloriosa del depuratore di Materdomini, in mancanza di soluzioni strutturali importanti e tecnicamente risolutive, la situazione all’interno del Seno di Ponente non può che peggiorare; non servono né dragaggi né alcuna ulteriore campagna di monitoraggio, ma semplicemente che i liquami vengano depurati e scaricati a norma in altro più idoneo corpo recettore”.
Ciò che scrivono il dott.Bottinelli, il dott. Calabrese e la dott.ssa D’Agnano è, in gran parte, condivisibile ma, ferma restando l’esigenza prioritaria di eliminare gli scarichi fognanti sfocianti nel Porto, è necessario bonificare i fondali del Seno di Ponente (farlo nell’intero Porto interno richiede non meno di 35-40 milioni di euro!) mentre non basta il semplice dragaggio dei depositi organici (come separabili dalla mistura con idrocarburi e metalli pesanti venutasi a creare?).
In ogni caso c’è da tenere presente che gli interventi sono da eseguirsi in condizioni di sicurezza per gli operatori e per tutti i lavoratori e cittadini presenti nella zona. La politica dello scaricabarile e la tecnica del rinvio non sono più tollerabili. La bonifica del Seno di Ponente è un problema di salute pubblica che deve essere affrontato e risolto con grande senso di responsabilità e con la massima urgenza.
Ci faremo carico, come Forum, di seguire la questione giorno per giorno chiedendo, insistendo, denunciando, chiamando in causa precise responsabilità.
Annino Baroni – Giovanni Caputo – Carlo De Carlo - Michele Di Schiena – Raffaella Guadalupi – Teodoro Marinazzo – Achille Noia – Maria Petio – Michele Polignano - Maurizio Portaluri

COMUNICATO STAMPA DEL FORUM FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv