Brindisi, 24/05/2005
Rigassificatore: Forum, 'quel cartello deve essere rimosso'
Brindisi LNG ha provocatoriamente installato a Capo Bianco un cartello che comunica le informazioni inerenti la realizzazione del Terminal di Rigassificazione. Quel cartello deve essere rimosso perché costituisce una indebita presa di possesso, anche se solo simbolica di un territorio su cui si punta a realizzare un impianto rifiutato dalle Amministrazioni locali e dalla volontà popolare.
O quel cartello viene subito rimosso da un recupero di buon senso da parte della società che lo ha installato o dovrà essere clamorosamente vanificato e sbuggiardato con atti politico-amministrativi delle competenti amministrazioni e dalla insuperabile opposizione popolare. Ed eventualmente dovrà anche intervenire, per la parte di sua possibile competenza, l’Autorità Giudiziaria.
L’azione congiunta delle Amministrazioni locali e della Regione Puglia è essenziale per impedire l’avvio dei lavori. Ne discende che all’annuncio da parte del nuovo Assessore Regionale all’Ambiente, Losappio, di un intervento politico del Presidente Vendola, deve far seguito una ben più incisiva delibera di giunta che motivatamente ritiri il consenso a suo tempo dato alla costruzione dell’impianto e chieda la revoca del decreto del Ministero delle Attività Produttive del 21/1/2003 così recependo gli atti formali del Comune e della Provincia di Brindisi che dichiarano l’impianto incompatibile con le linee di sviluppo del territorio nonché, ad abundantiam, privo di pareri tecnici e di progetto definitivo concernenti le condizioni di esercizio.
Le associazioni ambientaliste e i movimenti della società civile impegnati a promuovere le iniziative di opposizione sociale all’impianto devono intensificare e rendere ancora più eclatanti tali azioni.
La nuova Giunta Regionale deve poi esaminare al più presto il progetto di gasdotto dal Mar Caspio ritenuto strategico, dall’Unione Europea, che prevede l’arrivo sulle coste pugliesi e nella rete gas nazionale di 10 miliardi di metri cubi di metano a partire dal 2010.
Il Forum valuta positivamente l’impegno dell’Assessore regionale Losappio per una sollecita approvazione del piano energetico regionale ma chiede che al polo energetico brindisino sia dedicata la dovuta attenzione, non legando le decisioni da assumere solo alle emissioni massicce ma anche alla potenza massima in esercizio, al ciclo complessivo dei combustibili, e al conseguente impatto ambientale delle fasi di produzione e smaltimento dei sottoprodotti della combustione.
Va rilevato al riguardo che è impensabile il mantenimento di 7-8- milioni di tonnellate di carbone all’anno, tanto più se si pensa che la convenzione del 1996, punto di partenza per qualsiasi trattativa, prevedeva un tetto massimo di 2 milioni di tonnellate annue.
Giovanni Caputo – Michele Di Schiena – Raffaella Guadalupi – Teodoro Marinazzo – Achille Noia – Mario Panessa – Michele Polignano - Maurizio Portaluri
COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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