Brindisi, 02/04/2003
Cretì (DS): la destra protesta ma non propone
Il Segretario provinciale dei DS, Onofrio Cretì, ha inviato una nota nel quale chiede se sia "comprensibile l’attacco violento della destra di Brindisi alla Amministrazione Antonino dopo le ultime gravi e dolorose vicende che hanno risvolti anche di ordine penale?"
Cretì asserisce che "cavalcare una protesta è sempre stato facile ed in questo ruolo tanti personaggi di questa destra confusionaria ed inconcludente si trovano a loro agio ma la cosa si complica se sono chiamati a scendere sul terreno della proposta".
"Berlusconi, Fini e Bossi al Governo, come la destra in questa provincia ed in tutto il Mezzogiorno, da un lato esprimono povertà e miseria politica e dall’altro tutta la loro rabbia ed il loro odio contro un meridione, utilizzato solo come serbatoio di voti.
E’ ancora prematuro per percepire i danni enormi inferti al Mezzogiorno a partire da quelli rivenienti dal blocco della iniziativa imprenditoriale che cominciava a prendere consistenza dimostrando vitalità sul terreno degli investimenti, della occupazione, della produzione, della esportazione (anche estera).
Non è forse così anche per i dirigenti locali della destra, che al governo di numerosi Enti Locali, hanno accumulato solo miserie amministrative, fallimenti, ritardi, paralisi e crisi a ripetizione?" La destra non può continuare a nascondere le proprie incapacità scaricando colpe su presunte responsabilità di Antonino e del centro sinistra. L’unica proposta seria è venuta dal Dr. Zeni che ha chiesto di aiutare i furbi e tutte le persone che hanno dei “sospesi” col fisco, gli evasori insomma".
Riferendosi alla vicenda Di Bella, il segretario Cretì scrive di non stare mai dalla parte di chi compie un reato, di qualunque natura e gravità esso sia e si dice pronto a parlare di Di Bella, ma "perché rifiutarsi di parlare di Berlusconi, di Francavilla Fontana, della Amministrazione Provinciale, della questione Faggiano-Sardelli e a seguire di tutto ciò che riguarda il conflitto di interessi e la questione morale?"
"La vicenda Di Bella - continua Cretì - mi ha scosso profondamente ma non mi piace il gioco al massacro.
Da uomo di sinistra riconfermo incondizionato fiducia alla Magistratura inquirente, che qui a Brindisi, come a Milano, come a Francavilla Fontana, sono convinto farà fino in fondo il proprio dovere; non mi convince l’idea che la Magistratura è buona solo se mi fa comodo!
Vedremo come si concluderà e solo allora esprimeremo giudizi definitivi.
Intanto è sbagliato far pagare un prezzo grande al Comune ed ai cittadini tutti.
Questo significa che la città deve essere governata, compiendo scelte che la salvaguardino e la rilancino.
Lasciare il campo significa farla ricadere nel buio politico e amministrativo di 5- 6 anni fa, quando la paralisi e la crisi ebbero il sopravvento.
Poi penso che questa occasione debba servirci per rassicurare i cittadini sulla reale volontà di guidare con saggezza e correttezza la città.
Ritengo giusto il provvedimento di sospensione dalla carica del Consigliere Di Bella.
Ritengo doverosa e giusta la scelta del Sindaco e della Giunta di costituirsi parte civile nella vicenda per eventuali danni subiti. Ritengo utile recuperare una vecchia proposta dei D.S., tardivamente e opportunisticamente sollecitata dalla destra, quella relativa alla nomina di una Commissione di inchiesta (magari anche a Francavilla Fontana).
Ritengo interessante ed accettabile la proposta del sottosegretario On. Mantovano di costruire un Osservatorio permanente sugli appalti che si affidano in città e nella provincia di Brindisi.
Tutto questo dovrebbe dare segnali tranquillizzanti al cittadino che vuole onestà e buon governo.
I D.S. sono impegnati nel produrre il massimo sforzo per il rilancio della attività politica ed amministrativa.
Personalmente giudico positiva qualunque sollecitazione che mira a migliorare l’impegno e la produzione di contenuti qualificanti.
So che siamo sotto costante osservazione e che nella coalizione abbiamo grande responsabilità; così come so che non da tutti è condiviso e non da tutti è compreso il nostro atteggiamento, tuttavia mi conforta sia la sostanziale unità nel partito che la collegialità ed il rispetto delle regole nelle grandi scelte, così come è avvenuto nell’ultima dolorosa vicenda cittadina di cui ho già parlato.
Noi abbiamo deciso di esserci e per quanto ci è possibile intendiamo spenderci con tutto il nostro peso su obiettivi qualificanti e di interesse generale."...
"Pensiamo di fare sempre del nostro meglio, anche quando dalla mediazione maturano scelte non perfettamente in linea con le nostre aspirazioni, non per questo ci pare utile o saggio fare denunce o prendere le distanze.
Pensiamo di essere rispettosi di tutti gli alleati quando non rivendichiamo particolari meriti su scelte sostenute o su progetti realizzati con il grande contributo dei Consiglieri e degli Assessori dei D.S.
Questo atteggiamento deve essere letto e interpretato come alto senso di responsabilità e di grande rispetto delle Istituzioni.
E rivolgendomi alla intera maggioranza chiedo a tutti di finirla con le assurde pretese di imporre logiche personali urlate sulla stampa.
Non credo sia necessario ricordare che la nostra è una coalizione.
La sfida più alta che lancio a tutta la maggioranza deve fondarsi su capisaldi assai semplice ed elementari: Rispetto reciproco; Collegialità nelle decisioni; Attuazione del Programma.
Una maggioranza è maggioranza sempre e non solo se e quando conviene o se e quando si piega al volere di qualcuno.
E per finire, nessuno scambi il silenzio dei D.S. come rinuncia alla massima carica nelle prossime elezioni provinciali.
Noi ci candideremo perché pensiamo di averne titolo.
Non ci sottrarremo alle Primarie, se decideremo di farle.
Va tuttavia chiarito che le Primarie troveranno legittima rappresentanza solo se saranno definite e condivise le regole e che una volta avviate interesseranno tutte le cariche istituzionali sulle quali corriamo come Ulivo, compresa la Presidenza della Giunta Provinciale".
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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