Brindisi, 26/05/2005

Il prossimo consiglio comunale: una convocazione a rischio

Il consiglio comunale di lunedì prossimo rischia di diventare un vero e proprio boomerang per la maggioranza.
E’ stato sicuramente un eccesso di sicurezza a consigliare tale convocazione, mentre sono in corso tavoli di vera e propria verifica tra i partiti che compongono la maggioranza.
L’atto di fede che è stato compiuto nell’ultimo consiglio, nel quale è stata confermata la fiducia al Sindaco, ha indotto qualcuno a pensare che tutti i problemi siano stati risolti e che la coalizione può andare avanti tranquilla.
O meglio, questo è stato il senso delle dichiarazioni del Sindaco all’indomani dell’assise comunale in questione.
E del resto i numeri davano ragione a Mennitti. Oggi però le cose stanno diversamente in quanto le promesse fatte in quel momento per ottenere il voto di fiducia al primo cittadino, dovevano sfociare in comportamenti concreti, che in realtà non solo non ci sono stati ma, addirittura, si è capito fin troppo chiaramente che mai ci saranno.
Ed allora la convocazione del consiglio comunale in questo clima, sembra una vera e propria forzatura, se non una chiara dichiarazione di guerra nei confronti di coloro che oggi chiedono di avere quanto e’ stato promesso, sia prima delle elezioni che in un momento successivo.
Ed ecco che sta venendo fuori in tutta la sua dirompenza la questione An, che era rimasta quasi in naftalina in attesa di tempi migliori e che, però, a distanza di nove mesi, non sono ancora arrivati.
E la questione Cdu non ha fatto altro che peggiorare il clima generale, non per le richieste in se e per se del gruppo di Dagnello e Pennetta, quanto perchè si è capito fin troppo bene che vi è una innegabile difficoltà, in casa di Forza Italia, a gestire il gruppo consiliare.
Le dimissioni di De Michele da vice presidente del consiglio comunale, aprono un chiaro caso politico che già parrebbe risolto, a parole, con la nomina in sua sostituzione della Carella. Ma, se non si arriva con un accordo di massima tra i partiti della maggioranza, si rischia che la nomina della Carella salti del tutto, a favore di un esponente dell’opposizione.
In questo caso sarebbe fin troppo evidente che la maggioranza non esiste più ed il primo cittadino dovrebbe trarne le conseguenze.
Ma senza rappresentare la situazione più nera di come è effettivamente basterà aspettare fino alle 9.00 di lunedì per sapere come finisce la telenovellas di una maggioranza che fa acqua da tutte le parti e che non fa nulla neppure per cercare di nasconderlo, visto che, in modo fin troppo chiaro, si sfida con passaggi rischiosi solo in danno della città, per un braccio di ferro all’interno dei partiti, che non offre uno spettacolo edificante al corpo elettorale.
Poi non ci si deve meravigliare se la gente nelle urne ribalta anche i pronostici piu’ sicuri. Alla lunga i bizantinismi politici da prima repubblica vengono smascherati e gli autori sono costretti a lasciare improvvisamente le loro poltrone.

Mario Scotto

dal Tg di Puglia tv del 26.05.05