Brindisi, 28/05/2005
I Ds su questione energetica e rigassificatore
Si sono riuniti gli amministratori ed i consiglieri provinciali, i consiglieri regionali Montanaro e Romano alla presenza dei segretari provinciale e cittadino dei DS Onofrio Cretì ed Evy Galiano e di Carmine Dipietrangelo in rappresentanza della segreteria regionale per esaminare lo stato del confronto in corso tra Comune, Provincia di Brindisi ed aziende energetiche in relazione all’assetto produttivo ed all’impatto ambientale degli insediamenti energetici presenti sul territorio.
I democratici di Sinistra hanno preso atto del lavoro svolto dal tavolo tecnico i cui primi contenuti, illustrati nei giorni scorsi dal Presidente della Provincia Michele Errico ai rappresentanti dei partiti del centro sinistra, costituiscono un notevole passo avanti rispetto all’attuale situazione dalla quale è scaturita l’esigenza da parte delle Amministrazioni locali della rivisitazione delle convenzioni.
Rispetto alle risultanze tecniche, i DS sottolineano la necessità che le imprese energetiche utilizzino, senza alcuna diversificazione, tutte le tecnologie atte a ridurre l’impatto ambientale preservando e valorizzando, in modo particolare, la polifunzionalità del porto.
A questo punto è necessario avviare un confronto politico che coinvolga il Comune di Brindisi, la Provincia di Brindisi, i Comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Torchiarolo, le relative forze di maggioranza ed opposizione, le organizzazioni sociali ed ambientaliste.
Tale confronto deve concludersi in tempi celeri con la definizione delle convenzioni per assicurare maggiori certezze alle popolazioni, ai lavoratori ed alle imprese sotto il profilo ambientale, occupazionale e produttivo. Le nuove convenzioni, oltre a definire l’assetto produttivo degli insediamenti energetici e il livello di eco sostenibilità degli stessi, dovranno fissare anche il sistema di monitoraggio globale e di controllo ambientale prevedendo l’interconnessione degli attuali sistemi ed il loro potenziamento qualitativo e quantitativo affidando la gestione degli stessi alle amministrazioni locali che, in caso di superamento dei limiti concordati, potranno intervenire tempestivamente con le azioni utili a riportare le emissioni nei livelli consentiti.
Nella rete di monitoraggio dovranno essere coinvolti oltre ai Comuni della Provincia di Brindisi anche i Comuni del Nord leccese interessati dalle emissioni. L’informazione derivante dal monitoraggio e dai controlli dovrà essere resa disponibile, in tempo reale e continuativamente, alle comunità direttamente interessate con l’ausilio di sistemi di comunicazione innovativi ed accessibili a tutti i cittadini.
Lo spirito con cui la Provincia e il Comune hanno avviato il confronto e le risultanze del tavolo tecnico ripropongono la necessità che il territorio possa essere interessato da varie forme di ristoro le cui modalità ed entità dovranno essere indirizzate unicamente a sostegno dello sviluppo culturale, economico e della formazione oltrechè alla salvaguardia ambientale ed alla riqualificazione del territorio.
Anche in questo caso, la determinazione della entità e la tipologia di utilizzo richiede un coinvolgimento non solo del Comune e della Provincia di Brindisi, ma anche dei Comuni di San Pietro Vernotico, Cellino San Marco e Torchiarolo.
Gli investimenti necessari per tutti gli interventi scaturenti dalle nuove convenzioni dovranno essere realizzati nel rispetto della legislazione vigente, valorizzando le competenze e le professionalità dell’imprenditoria locale, evitando le ultime esperienze che hanno escluso e/o mortificato le imprese locali.
La sottoscrizione delle convenzioni, secondo le condizioni che verranno pattuite, dovrebbe chiudere, così, la lunga stagione di conflitto, lacerazione e sospetti che hanno condizionato lo sviluppo culturale ed economico del territorio.
Al termine della riunione i partecipanti hanno ribadito ancora una volta il no dei Democratici di Sinistra alla realizzazione del rigassificatore in quanto incompatibile con le ipotesi di sviluppo del territorio.
La sottoscrizione delle convenzioni ed il no al rigassificatore devono porre termine alla fase dello sviluppo del nostro territorio imposto dall’alto.
Queste volontà e consapevolezze che hanno contraddistinto l’impegno delle amministrazioni locali devono indurre, soprattutto l’Enel, ad abbandonare qualsiasi ipotesi di realizzazione del rigassificatore che la vede partecipe e socia al 50%.
COMUNICATO STAMPA DS BRINDISI
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