Brindisi, 28/05/2005
I Ds sui referendum del 12 e 13 Giugno
A più di un anno dall’approvazione della legge n. 40, in materia di procreazione medicalmente assistita, le conseguenze sono già visibili:le gravidanze sono diminuite del 15% e come prevedibile è aumentato il turismo procreativo
Alla Camera e al Senato il centro- sinistra si è confrontato fino all’ultimo per tentare di migliorare una proposta di legge crudele per la salute delle donne e del nascituro, cattiva con il desiderio di essere padri e madri, offensiva per la deontologia medica, umiliante per la scienza, punitiva per la speranza di milioni di malati, solitaria in Europa. Ben 350 emendamenti migliorativi sono stati proposti e nessuno è stato accettato ,di qui la scelta del referendum.
I Democratici di Sinistra, il 12 e 13 giugno, scelgono di andare a votare e votano Sì ai quattro quesiti referendari.
L’appuntamento referendario rappresenta per noi un impegno pieno ed intelligente, perché non si tratta di un tema elitario, ma di un tema di grande rilievo sociale e culturale.
I quattro quesiti non mirano a cancellare la legge 40, ma costituiscono un giusto equilibrio tra garanzie delle libertà individuali e garanzie della dimensione etica.
Votiamo e votiamo Sì perché in un’epoca in cui la ricerca produce innovazione e nuove cure per tante malattie, anche i ricercatori italiani possano dare il loro contributo.
Votiamo e votiamo Sì perché le norme di cui si chiede l’abrogazione producono conseguenze negative sul corpo, sulla salute e sulla possibilità d’autodeterminazione delle donne.
Votiamo e votiamo Sì perché è meno devastante una diagnosi pre-impianto dell’embrione piuttosto che il ricorso all’aborto terapeutico.
Votiamo e votiamo Sì ai progetti di vita delle coppie sterili o portatrici di malattie genetiche.
Votiamo e votiamo Sì perché i problemi di coscienza vanno lasciati alla coscienza di ognuno di noi.
E’ autoritario imporre sulla fecondazione, come ha fatto questo Governo, un’unica visione della realtà, quella coincidente con l’opinione di una sola parte.
E' un vulnus all’etica della responsabilità della politica e del legislatore a cui compete trovare soluzioni sagge frutto del pluralismo, della contaminazione di pensieri e culture.
I Democratici di Sinistra sono impegnati a diffondere informazione sui reali contenuti della legge e sui quattro quesiti referendari perché chiunque possa esercitare liberamente il proprio diritto al voto e lasciare la libertà e l’opportunità ad ogni coppia di avere dei figli e a chi è malato di avere una speranza in più, nei limiti naturalmente consentiti dalla legge e dal codice deontologico dei medici, oltre che dalla coscienza di ognuno.
La bussola che dovrà guidarci anche dopo il Referendum e quella di una legge ispirata alla libertà e alla responsabilità, nella tutela della salute della donna e del nascituro, nella possibilità di ricerca per trovare cure a malattie oggi inguaribili ma non svincolata dal sostegno a limiti invalicabili, come il divieto alla clonazione umana, all’eugenetica, alle mamme nonne, all’utero in affitto.
Loredana Legrottaglie-resp.prov.cultura Ds
Anna Maria Scalera -resp.prov.politiche sociali
COMUNICATO STAMPA DS BRINDISI
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