Brindisi, 29/05/2005

Domani un Consiglio Comunale di fuoco: un altro rebus per la maggioranza

Il Consiglio Comunale di Brindisi convocato per domani dovrà dare risposte definitive sulla compagine di centro destra che regge l’esecutivo di Mennitti.
E’ diventato un vero tormentone, ma ogni volta che torna a riunirsi il Consiglio siamo sempre alle solite. Non certamente per responsabilità degli organi di stampa, che debbono registrare gli umori della maggioranza e, quindi, descrivere la situazione di continua fibrillazione che ancora oggi esiste.
E che domani sarà un giorno importante è più che sicuro.
Le dichiarazioni di oggi del dott. Dagnello non lasciano dubbi. In qualche modo si dovranno dare risposte al suo gruppo, o positive o negative, e le conseguenze potranno essere due solamente. O il sindaco riconoscerà al CDU, e quindi a Dagnello, un posto in giunta (seguendo peraltro le indicazioni dei partiti che lo sostengono) o il Cdu sarà costretto ad andare sull’Aventino, ossia a dissociarsi dalla maggioranza.
Ed è probabile che ci sarà anche qualche altro a seguirli, seppur a livello personale.
La vicenda del Cdu si trascina oramai da mesi senza che ci sia stata alcuna decisione concreta ed è quindi più che logico che anche altri attendano una manifestazione di concretezza, altrimenti perderanno ogni speranza elementi di altri gruppi del centro destra.
Volete qualche nome? E’ presto detto: il caso Masi restato irrisolto; lo stesso De Maria che, con Dagnello che diventa assessore, vedrebbe aumentare il suo gruppo di un altro elemento (dal momento che Dagnello è stato eletto nel gruppo Insieme per la Città); ed ancora il caso Pisanelli dell’Udc, prima uscito dal gruppo e poi rientrato, evidentemente con qualche impegno preso dal suo capo storico (Mimmo Mele) ed allo stato ancora rimasto nel libro dei sogni.
Insomma questo solo per fare qualche nome e per non parlare del gruppo di Forza Italia dove si susseguono le dimissioni dalle cariche, prima Rizziello e poi De Michele.
Ed infine non dimentichiamo An, dove si era partiti con la promessa di un assessorato ed una presidenza ed invece pare che il partito di Curto e Saccomanno si dovrà accontentare di solo una presidenza.
Questi atteggiamenti sono la chiara dimostrazione che qualcosa non funziona nei partiti della maggioranza e che di carne a cuocere ce n’è pareechia.
E poi non dimentichiamo un passaggio amministrativo assai importante: il Consiglio di domani è stato convocato perchè c’e una scadenza tecnica insormontabile. Domani, cioè, scadono i 60 giorni dall’ultima approvazione di varianti al bilancio, che hanno bisogno della conferma nell’assise, pena la decadenza del provvedimento, con la diretta responsabilità economica dei componenti della giunta, ovvero l’arrivo del commissario ad acta.
Insomma un clima niente male per una amministrazione che solo un mesetto fa ha dato la sua fiducia al suo sindaco. Come a dire che a Brindisi nulla è mai sicuro.

Mario Scotto
dal tg di Puglia Tv del 29-05-05

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