Brindisi, 31/05/2005
Forum Ambiente: il depuratore fantasma di Materdomini
Accertamenti in corso hanno messo a nudo ciò che abbiamo già denunziato e cioè che nel mare antistante la costa di Materdomini continuano ad essere scaricati liquami a causa dell’abbandono e della conseguente distruzione del quasi completato depuratore. Seguiremo gli sviluppi dell’inchiesta ma teniamo a riproporre alcune considerazioni sulla vicenda, che ha prodotto la dispersione di 3,5 – 4 milioni di euro. I primi stanziamenti risalgono al piano triennale per la tutela dell’ambiente dei primi anni ‘90 per opere (condotte, impianti di sollevamento, vasche di decantazione e depuratore) che avrebbero dovuto consentire la depurazione degli scarichi fognanti di parte del centro storico e dei Cappuccini, della Minnuta, di Montenegro, Paradiso, Casale e area costiera dalla Sciaia fino ad Apani .
Molte di queste opere erano state realizzate ma ad un certo momento il progetto e perfino la custodia degli impianti sono stati abbandonati. Nei pressi del depuratore sono assurdamente sorte civili abitazioni che nessuno ha bloccato mentre parte di impianti e collettori fognanti dei quartieri sopra indicati hanno continuato ad inquinare il mare e soprattutto il Seno di Ponente del Porto interno.
E’ ormai risaputo che “l’impianto” di Materdomini a causa dell’abbandono nonché delle devastazioni e dei furti è diventato solo un complesso di vasche di sedimentazione dove non è operabile alcun trattamento. Ne consegue che queste acque fognanti vanno a finire in mare con immaginabili conseguenze.
Permane quindi un intollerabile inquinamento anche perché il piano di risanamento dell’area ad elevato rischio di crisi ambientale ha disposto la definitiva rinuncia alle costosissime opere già realizzate ed il molto discutibile convogliamento degli scarichi fognanti dei quartieri su citati fino al lontano depuratore di Fiume Grande. L’effetto raggiunto è che la costa di Materdomini è talmente inquinata da provocare interventi giudiziari. La realtà è che molti collettori fognanti continuano a scaricare nel porto mentre la bonifica del Seno di Ponente, più volte annunciata e mai avviata, appare una sorta di araba fenice.
Nel dovuto rispetto degli sviluppi della inchiesta giudiziaria, il Forum Ambiente Salute e Sviluppo chiede al Presidente della Regione Puglia (quale commissario per l’emergenza ambientale e sanitaria in Puglia), al Presidente della Provincia e al Sindaco di Brindisi di porre in essere, nell’ambito delle rispettive competenze, i necessari interventi rivolti a porre fine a questa ennesima scandalosa emergenza.
IL FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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