Brindisi, 03/06/2005
Manifestazione contro il C.P.T. di Restinco
I Centri di Permanenza Temporanea (Cpt) sono delle carceri istituite dalla legge Turco-Napoletano nelle quali gli immigrati privi di permesso di soggiorno, senza che abbiano
commesso alcun reato, vengono imprigionati prima di essere esplusi.
La colpa? dei soggetti rinchiusi è esclusivamente di ambire a condizioni di vita dignitose e di fuggire dalle guerre e dalle povertà causate dall’occidente.
Sistematicamente i Cpt sono oggetto di denuncia per violenze, violazioni dei diritti umani, stupri, somministrazioni coatte di psicofarmaci. Gli immigrati che provano a rendere
pubblici questi abusi sono vittime di ritorsioni e reimpatri immediati.
Il recente arresto di Lo Deserto e le numerose inchieste in corso sulle violenze compiute nel Cpt di San Foca in provincia di Lecce hanno evidenziato un quadro di terrificanti
atrocità e dato ragione alle tante mobilitazioni contro quel centro.
Uno di questi centri si trova proprio a pochi chilometri dalla nostra città, in zona Restinco.
Le visite effettuate nel centro da parlamentari, avvocati e medici hanno
evidenziato il solito quadro di abusi che caratterizza tutti i Cpt sul territori nazionale.
Il Laboratorio per i Diritti dei Migranti invita le popolazioni dei nostri
territori, da sempre solidali nei confronti degli immigrati e memori delle sofferenze che l?emigrazione porta,
a mobilitarsi per la chiusura del Cpt di Restinco e contro la Bossi Fini, legge razzista ed incostituzionale.
Il Laboratorio per i Diritti dei Migranti indice una Manifestazione per domenica 5 giugno alle h. 11,00 presso il Cpt di Restinco
La manifestazione prenderà la forma di una pedalata che da Mesagne, S. Vito
dei Normanni e Brindisi si dirigerà verso il Cpt e vuole essere un modo per continuare idealmente
il percorso di Dino Frisullo nelle sue battaglie al fianco dei migranti di tutto il mondo.
La manifestazione si pone i seguenti obiettivi:
- Ottenere l’accesso nel centro di una delegazione che verifichi le condizioni
degli immigrati;
- Dare vita ad una struttura di monitoraggio permanente sul centro, che possa
denunciare
tempestivamente eventuali abusi e dare agli immigrati supporto legale e medico;
- Stimolare la nascita di un soggetto politico nel nostro territorio, rete
delle esperienze e
dell’entusiasmo di singoli, collettivi, associazioni, che ponga al centro
del dibattito politico
l’accoglienza ed i diritti delle popolazioni migranti: salute, casa, reddito
e rappresentanza.
COMUNICATO STAMPA Laboratorio per i Diritti dei Migranti
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