Brindisi, 04/06/2005

La politica brindisina è a un bivio

C’e’ grande fermento nelle forze politiche cittadine di centro destra, dopo la decisione di Mennitti di schierarsi apertamente contro il governo nazionale. Lo abbiamo detto quando Mennitti tornò da Roma con un nulla di fatto, ed e’ ancor più attuale oggi, dopo che Mennitti ha dichiarato ufficialmente che potrebbe anche decidere di uscire da Forza Italia.
Ed allora, secondo noi, questa dichiarazione apre uno scenario diverso, anche sulla vicenda rigassificatore. Infatti può anche accadere che gli attuali responsabili del centro destra non gradiscano quanto detto dal primo cittadino e si sentano quasi traditi.
Insomma non si tratterebbe di un ribaltone nel vero senso tecnico della parola, ma praticamente è un disconoscimento ufficiale, con una allontanamento fin troppo palese da una linea politica.
Mennitti, però, immediatamente chiarisce che comunque resta sempre un uomo di centro destra, già ma di quale estrazione? Chiaramente la sua, che però allo stato, non troverebbe riferimenti nella politica nazionale, visto che il contrasto nel quale oggi si pone è riferito ad un intero governo, del quale fanno parte tutti i partiti della coalizione di centro destra.
Per non parlare poi delle scelte nel campo energetico, che il sindaco sta facendo da tempo, andando a braccetto con il suo collega Errico che, certamente, non è di centro destra.
Insomma forse c’e’ un po’ di confusione di ruoli, di scelte generali, di linee di programmi. E questa confusione e’ nata il giorno stesso in cui Mennitti ha letto il suo programma in Consiglio comunale, perché ha ottenuto anche il consenso dei consiglieri di centro sinistra.
E che ci sia una grande difficoltà ed imbarazzo, sia in Forza Italia che in An, è fin troppo evidente. Basterà aspettare il consiglio del 6, quando magari la stragrande maggioranza dei consiglieri darà il proprio assenso all’operato del sindaco sul rigassificatore. Ma attenzione, perché anche in quella occasione si farà una gran confusione.
Le dimissioni di Mennitti sono un atto dovuto, perchè promesso. Ma il voto conseguente, e cioè la conferma della fiducia al sindaco, proprio perchè verrà oltre che dai suoi, ma anche dal centro sinistra, varra’ solo per il rigassificatore. In realtà, invece, tale voto si vuole far passare per un plebiscito di natura personale, il che e’ un’altra cosa.
Insomma, dietro al rigassificatore, si vuole nascondere il profondo fallimento di quanto fatto fino ad oggi dall’esecutivo Mennitti, o meglio di quanto non e’ stato fatto! E qui bisognerebbe aprire una parentesi: fino a che punto questa città si può permettere ancora una volta di sbagliare, come ha già fatto in occasione delle centrali enel?
Allora come oggi il problema delle centrali è rimasto l’unico argomento per nascondere, invece, l’incapacità di gestire tutti gli altri irrisolti problemi della città.
Qualcuno provi a dimenticare il rigassificatore per un momento: cosa rimane a Brindisi? Nulla, e’ fin troppo evidente! Non facciamo l’elenco di ciò che non si e’ fatto perché sarebbe lunghissimo. Ed allora riflettano bene i nostri politici su tutto ciò che decideranno nei prossimi giorni, almeno quelli che possono farlo, separando i veri problemi dai “ pseudo-problemi”.

Mario Scotto
dal tg di Puglia tv del 04-06-05