Bari, 08/06/2005

Rigassificatore: mozione in Regione per la revoca dell'assenso

E’ stata presentata in data 7/6/2005 al Presidente del Consiglio regionale a firma dei Consiglieri regionali: Pietro Mita primo firmatario, Pino Romano, Vincenzo Montanaro, Enzo Cappellini, Piero Manni, Arcangelo Sannicandro, Antonio Maniglio, una mozione urgente sulla localizzazione a Brindisi dell’impianto di rigassificazione della “B.G. Italia S.p.a.” affinchè si proceda alla revoca dell’assenso all’impianto dato a suo tempo in sede di Conferenza di servizi.
La richiesta della revoca è motivata dalle nuove potestà normative intervenute a seguito delle modifiche del Titolo V della Costituzione.

Ecco il testo:

Premesso che
il Consiglio Comunale e il Consiglio Provinciale di Brindisi sono autonomamente impegnati a perseguire una programmazione economica, territoriale e le linee di sviluppo diverse da quelle del passato che hanno determinato costi alti e non più sostenibili sul piano occupazionale, economico-sociale, ambientale e su quello riguardante la stessa salute dei cittadini;
Premesso altresì che
il Consiglio Comunale e il Consiglio Provinciale, in discontinuità con il passato, si sono pronunciati all'unanimità contro l'impianto di rigassificazíone, in quanto oltre ai problemi irrisolti della sicurezza è incompatibile con i progetti di programmazione e di sviluppo autonomamente scelti e perseguiti dagli organi dei due governi locali;
Considerato che
questa scelta mette in discussione l'iter amministrativo e procedurale avviatosi con la Conferenza di servizi convocata dal Ministero delle Attività Produttive e conclusosi con la emanazione del decreto di autorizzazione del 21 gennaio 2003;
Considerato altresì che
la stessa Regione aveva espresso assenso alla localizzazione a Brindisi dell'impianto di rigassificazione della "B.G. Italia S.p.A.";
Valutato
che l'autorizzazione del governo centrale all'impianto di rigassificazione è stata concessa con provvedimento del 21.01.2003, ai sensi dell'art.8 della Legge 24.11.2000, quando però era già operante la riforma del Titolo V della Costituzione -Legge n.3 del 18.10.2001- che aveva attribuito alla legislazione concorrente dello Stato e delle Regioni la materia riguardante "produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia", riforma che comporta, nel merito specifico dell'energia, ampliamento della potestà normativa e poteri amministrativi più incisivi rispetto al precedente quadro costituzionale e al Decreto Legislativo n.112/1998;
Valutato altresì che
di fronte al nuovo quadro costituzionale "l'intesa" tra Stato e Regione, già disposta dalla precedente normativa, va interpretata nel senso che essa esprime, con tutte le logiche conseguenze, le volontà concorrenti e di pari valore delle due istituzioni, l'una e l'altra indispensabili per la validità di un atto complesso, che implica l'accordo fra i due soggetti, ne discende che anche la Regione è titolare del potere di autotutela;
Tenuto conto che
il governo centrale non ha inteso tenere in alcun conto la volontà democraticamente espressa dai governi locali in merito al rigassificatore, dei quali Enti sostanzialmente annulla il ruolo autonomo nella materia della programmazione e dell'indirizzo nelle scelte economiche;
Tenuto conto altresì
che la volontà del governo centrale, recentemente ribadita, è in netto contrasto non solo con le istituzioni locali, ma con il diffuso orientamento dell'opinione pubblica e della maggior parte del tessuto associativo;
Rilevato che
gli orientamenti e le deliberazioni degli organi di governo locali hanno un grande valore democratico e istituzionale e sono fatti propri da questo Consiglio Regionale in quanto coerenti con le linee programmatiche della Regione;
Il Consiglio Regionale della Puglia impegna il Presidente della Regione
- a revocare con atti formali l'assenso all'impianto di rigassificazione sul territorio di Brindisi, dato in sede di conferenza di servizi, anche alla luce del nuovo quadro istituzionale già operante però al momento dell'autorizzazione del gennaio 2003 e dei pronunciamenti unanimi dei Consigli Comunale e Provinciale di Brindisi;
- a rivedere, insieme al Comune e alla Provincia di Brindisi, le scelte adottate in materia economica e di risanamento ambientale, in direzione di un nuovo sviluppo diverso da quello conosciuto dalla Provincia di Brindisi in questi ultimi decenni.

COMUNICATO AGENZIA DI STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE