Brindisi, 15/06/2005
Stanisci e Carbonella: "gravi e ingiustificate" le dichiarazioni dell'on Vitali
I giudizi politici espressi dal sottosegretario Vitali, nei confronti del Presidente Errico, ci appaiono ingiustificati ed immotivati, ancorché gravi. Il sottosegretario Vitali, commettendo un errore di ingenuità (almeno così appare) attribuisce ad Errico, in carica da un anno, errori ed inerzie imputabili a ben altri livelli Istituzionali.
Brindisi sta vivendo una fase difficile, a causa di un conflitto aperto sulla questione del rigassificatore, che vede le Istituzioni Locali, Governative (Comune Provincia e Regione) unite al di là della collocazione politica, nella richiesta di revoca del Decreto Autorizzativo del Governo per la realizzazione dell’impianto ed anche nella richiesta esplicita al Governo di sostegno ad un nuovo modello di sviluppo in un territorio che ha già pagato un prezzo alto allo Stato nel nome di interessi nazionali.
Bene hanno fatto tutte le organizzazioni sindacali, a porre al centro la questione occupazionale che non può essere risolta dall’impianto di rigassificazione, ammesso che si dovesse costruire.
In questi anni numerose sollecitazioni sono state rivolte ai Governi Nazionale e Regionale in merito alle problematiche occupazionali legate alla dismissione della chimica, alle questioni aeronautiche, al settore agro-alimentare ed alla ricerca e non ci sembra che il Governo in carica da quattro anni, abbia fornito risposte immediate ed adeguate alla grave crisi in corso e se dovesse pensare di risolvere i problemi dello sviluppo di Brindisi con l’impianto di rigassificazione, crediamo ancor di più che si stia conducendo, da parte nostra, una giusta battaglia.
Nulla ha impedito al Governo di rendere operativo l’Accordo di Programma siglato il 17 dicembre 2003, iniziativa nata a seguito del disimpegno della Dow Chemical, che prevedeva la realizzazione di una nuova iniziativa imprenditoriale con l’impiego di 130 unità lavorative tra disoccupati ed ex dipendenti Dow Chemical attualmente in mobilità fino al 30/12/2005, per un investimento pari a
50,8 milioni di euro, di cui 24 di contribuzione Pubblica. L’istruttoria è durata tanto tempo, e l’iter sollecitato dal Sindaco di Brindisi e dall’Amministrazione Provinciale, dai parlamentari si è trascinata fino al punto che lo stesso Governo ha paradossalmente intralciato la procedura perché nel frattempo la maggioranza ha varato una legge che modifica il sistema dell’intervento di reindustrializzazione in aree di crisi industriale per le quali siano in atto intese ed accordi, trasferendole nelle competenze previste dalla legge 181 dell’1989. Da allora il Governo non è stato in grado, nonostante richiesto più volte e da più soggetti, di dare risposte risolutive a quella intesa, fino a quando il Ministro Scajola, sollecitato dai Parlamentari Stanisci Carbonella e Specchia non ha ritenuto di convocare presso il Ministero delle Attività Produttive una riunione tecnica giovedì 16 giugno per accelerare il procedimento sull’accordo di programma di Brindisi, alla luce delle nuove disposizioni di legge.
Sarà un caso che sempre giovedì 16 giugno il Ministro ha convocato frettolosamente i rappresentanti sindacali di CISL, UIL, e UGL?
Se comprendiamo le ragioni di chi chiede un incontro al Ministro, non capiamo quelle del Governo (Ministro e Sottosegretario) che non sente la necessità di chiamare intorno ad un tavolo (come accadrebbe con un Governo serio, corretto ed in buona fede) tutte le parti in causa per aprire un confronto, ascoltare la voce del territorio e discuterne le problematiche.
Il Governo invece introduce un elemento di ulteriore divisione in un territorio che vive in una fase difficile e crea un precedente grave. Se è vero che non si deve parlare solo di rigassificatore ma anche degli altri temi legati allo sviluppo ed all’occupazione, non si capisce perché non si convocano tutti i soggetti che concorrono alla realizzazione dello sviluppo, ma si preferisce procedere col sistema della divisione nel rischio di marcare una linea di distinzione tra buoni e cattivi, coi buoni ricevuti a Roma, ed i cattivi lasciati a casa.
In questo contesto, come fa rilevare il Presidente Errico, al quale va tutta la nostra solidarietà, il Governo dovrebbe assumere un atteggiamento diverso e mirare ad unificare le forze che hanno a cuore le sorti del territorio brindisino.
COMUNICATO STAMPA DELLA SEN. STANISCI E DELL’ON. CARBONELLA
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