Brindisi, 20/06/2005
An, un partito che non decide
Sempre più strano il comportamento del gruppo di AN. Dopo aver emesso un comunicato a firma di tutti i componenti del partito, dal comitato cittadino, al gruppo consiliare, agli stessi amministratori presenti nell’esecutivo, con il quale oltre ad un chiara critica all’amministrazione, si dichiarava che il riferimento politico del partito è il presidente provinciale Sen. Curto, nel pomeriggio di sabato quattro dei consiglieri hanno dichiarato di aver ritirato la loro firma, per evitare strumentalizzazioni.
In realtà, nel frattempo, era intervenuto il comunicato del sindaco, che di fatto ha bacchettato i firmatari del documento dicendo a chiare lettere che non avrebbe permesso ripercussioni sul suo esecutivo derivanti dai litigi interni nel partito. Oggi il chiarimento sui giornali della posizione di Saccomanno che dichiara che non c’è disaccordo fra lui ed il senatore Curto.
Ed allora perchè tanto chiasso? La realtà è ben diversa da quella che si vuol far credere all’opinione pubblica, e lo sanno bene gli stessi iscritti ad AN. E’ in corso da tempo una battaglia per la leadership nel partito di An in terra provinciale tra Saccomanno e Curto.
La recente sconfitta elettorale del centro destra alla Regione ha ridimensionato un poco lo strapotere di Saccommanno, che però ha nel gruppo consiliare al comune di Brindisi molti estimatori. Da tempo Curto ha mostrato poco interesse per Brindisi città, ma la questione rigassificatore ha riacceso l’attenzione del senatore verso Brindisi. Ed allora si è creato un ennesimo contrasto tra Curto e Saccomanno, che intanto ha stretto una alleanza piuttosto chiara con Mennitti sulla questione rigassificatore ed in genere sulla gestione del comune capoluogo.
La questione è quindi scoppiata come conseguenza naturale, creando apprensioni nel gruppo consiliare che ha voluto "ricordare" al primo cittadino che doveva tenere nel debito conto anche il senatore Curto. E proprio su questo molti dei componenti del gruppo consiliare di An non se la sono sentita di delegare il loro futuro di amministratori nelle mani del senatore di Francavilla. Oggi ci sarà l’esecutivo provinciale del partito nel quale saranno chiariti gli aspetti politici e si sa, da indiscrezioni, che Curto lascerà via libera al gruppo consiliare di gestire il proprio futuro in seno all’esecutivo Mennitti nel modo che meglio riterrà.
In altre parole ancora una volta prevarrà la posizione dell’asse Saccomanno- Mennitti, perchè, in caso contrario, si sarebbe arrivati alla rottura completa tra AN e l’esecutivo a Brindisi con conseguenze politiche disastrose.
Ma la battaglia è appena cominciata: infatti non si deve dimenticare che tutto nasce e continua perchè c’è la speranza che il sindaco provveda finalmente a dare i famosi incarichi negli enti di secondo grado. Ed anche su questo c’è grande battaglia tra alcuni esponenti di An e i colleghi della coalizione. La questione, mai risolta è il famoso assessorato al Cdu in modo particolare oggi, quando è fin troppo chiaro che il gruppo in questione è formato solo da Dagnello e Pennetta. Ad An competeva una terza delega, che fino a quando resta nelle mani del sindaco non c’è problema, ma nel momento in cui esce fuori dal cilindro una delega assessorile per il Cdu del duo Dagnello-Pennetta, fa scattare la reazione dei consiglieri di An e di Modugno in particolare.
Allo stato quindi il gruppo di An è quantomai frantumato, con diatribe al suo interno insanabili, con Di Donna che sarebbe il bersaglio delle contestazioni di suoi colleghi legati al carro di Saccomanno e Modugno che contesta il mancato assessorato al suo partito. Con Maurizio Masi che viene “sballottolato” da un parte all’altra con promesse di incarichi, che puntualmente non arrivano e che il sindaco ha fatto capire in modo fin troppo esplicito che non arriveranno mai.
Con il capo gruppo Oggiano che resta al suo posto, ma con la chiara aspettativa di avere una presidenza, appena verranno assegnate. Ed intanto il primo cittadino sfoglia la margherita lasciando tutti in bilico, perchè così solamente può tenere a bada le tantissime richieste d’incarichi, che arrivano da tutte le parti e che ovviamente non possono essere tutte accontentate.
Ed intanto la città aspetta che qualcosa finalmente si muova!
Testo di M. Scotto dal tg di Puglia tv del 20-06-05
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