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Brindisi, Avviati i lavori del convegno "Brindisi città d'acqua"



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Brindisi, 23/06/2005

Avviati i lavori del convegno "Brindisi città d'acqua"

Si sono aperti con un filmato sul porto di Brindisi i lavori del convegno internazionale di studi dal tema “Città d’Acqua – Il modello Brindisi”, in corso di svolgimento a Palazzo di Città e che si snoderà tra oggi e domani.
Poi, i saluti del sindaco Domenico Mennitti che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con l’Autorità Portuale di Brindisi. Come è noto, il convegno si pone l’obiettivo di spiegare come ridisegnare la città attorno al suo porto, recuperando il fronte mare, creando uno scalo polifunzionale e conquistando interlocutori che condividono lo stesso mare, il Mediterraneo.
Il tutto, guardando alle città che ce l’hanno fatta, come Barcellona e, nel caso dei porti italiani, la città di Napoli.
“Oggi apriamo una pagina nuova della città di Brindisi” – ha affermato il sindaco Mennitti nel corso del suo intervento introduttivo. “E’ cosa risaputa che Brindisi, la Puglia ed il Sud Italia in generale vivono una fase delicata e, stando ad uno studio della Banca d’Italia, sono dentro il guado della stagnazione nazionale.
Solo qualche anno fa ci saremmo rallegrati della raggiunta parità, mentre oggi accogliamo la notizia con preoccupazione, soprattutto considerando che gli equilibri internazionali che si stanno ridisegnando prospettano difficoltà, ma offrono pure occasioni.
E’ necessario perciò che si elabori un’azione articolata, che deve sicuramente inquadrarsi in una strategia generale, ma che deve anche esaltare le peculiarità dei singoli territori.
Brindisi presenta specificità in grado di accelerare un processo mirato di sviluppo ed il pilastro più saldo su cui costruirlo è quello delle infrastrutture, la più importante delle quali è sicuramente il porto. Il dibattito che si svolgerà in questi due giorni consentirà di raccogliere spunti ed esperienze utili.
Come, però, ho avuto più volte modo di sottolineare, si tratta di un processo lungo che non produrrà effetti a breve scadenza. Ma bisogna iniziare subito, per non continuare a vivere con il solo obiettivo di tamponare le emergenze. Il cammino inizia oggi, ma è fondamentale che ci sia una totale sinergia tra tutti gli Enti coinvolti nello sviluppo del territorio.
Per questo motivo, il convegno di questi giorni porterà alla costituzione di una società pubblica tra Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio e Autorità Portuale che successivamente sarà aperta ai privati”.
La prima fase del convegno è andata avanti con il previsto forum dal tema “Città e porto ridisegnano il waterfront”, coordinato da Rosario Pavia, ordinario di urbanistica della facoltà di architettura di Chieti e Pescara, il quale – sullo sfondo delle immagini del filmato “I porti delle città” – ha sottolineato come oggi “non esiste più una forte identificazione tra le città ed i loro porti.
La sconnessione tra le due ‘entità’ – ha proseguito Pavia – passa dalla netta contrapposizione esistente tra i Piani Regolatori Urbani e quelli Portuali. Il cosiddetto ‘water front’ assume un carattere nuovo a partire dagli anni ’90 con la legge 84 che ha liberalizzato le attività legate al porto ed ha istituito le Autorità Portuali ed i Comitati portuali, al cui interno trovano spazio i rappresentanti di Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio, rappresentanti di imprenditori, lavoratori e sindacati.
Non si parla, più, dunque soltanto di un sistema di opere infrastrutturali, ma anche di un sistema urbanistico, sociale e culturale che coincide con un trasporto marittimo in continua crescita ed evoluzione. Non può esserci, dunque, il recupero del water front senza un progetto comune e condiviso tra gli attori interessati. La linea di separazione esistente tra il porto e la sua città deve diventare una linea che fa interagire le due parti. E’ quello che deve fare Brindisi, così come ha già fatto Napoli con il suo ‘water front monumentale’”.
Nel suo intervento, il presidente della Autorità Portuale di Brindisi Luigi Giannini ha sottolineato che “il convegno di questi giorni nasce sia dalla volontà, da parte del Comune e dell’Authority, di dare avvio ad un nuova tipologia di collaborazione tra Enti che dalla convinzione che, solo attraverso tale sinergia, si possa realizzare un ‘soggetto’ nuovo attorno al quale sono riposte le prospettive di sviluppo della città. Un progetto che inizierà a prendere forma a partire da domani, quando, cioè, verrà illustrato lo studio di fattibilità sul water front affidato dal sindaco Mennitti ad un rinomato pool di architetti spagnoli”.
Infine, l’intervento del presidente dell’Autorità Portuale di Bari, nonché presidente Assoporti, Tomaso Affinita, il quale ha fatto riferimento al riuscito esperimento di recupero del water front di Napoli, Genova e Gioia Tauro ed alla volontà di fare altrettanto nei porti pugliesi di Bari e di Brindisi. Un riferimento particolare è stato fatto dal presidente Assoporti riguardo “la necessità di intervenire sulle normative in materia di approvazione dei Piani Regolatori Portuali, i cui meccanismi – spesso lunghi e laboriosi – rischiano di far rimanere i nostri porti fuori dai grandi mercati internazionali”.
La prima parte del convegno si è conclusa con gli interventi di Erminio Elia (presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brindisi), Andrea Costa (armatore), Maurizio Marinazzo (presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Brindisi), Luigi Merlo (assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria), Dania Ascenti (ricercatrice del Censis) e di Paolo Viola (progettista di piani regolatori portuali).
Nel pomeriggio, il dibattito si sposterà, a partire dalle ore 18, a Borgo Ducale, dove avrà luogo la presentazione del “Master del mare”, con la partecipazione di Gianfranco Marino (Ergon Master Team), cui farà seguito una conversazione con Camillo Gubitosi (ordinario di progettazione urbana dell’Università Federico II di Napoli) il quale illustrerà il “modello Napoli”.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI


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