Roma, 27/06/2005
Edipower: interrogazione della Sen. Rosa Stanisci
Interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Attività Produttive e del Lavoro.
Premesso che….
Il 3 marzo scorso la Magistratura brindisina a causa della dispersione di polveri inquinanti nell’atmosfera , ha proceduto al sequestro del parco carbone utilizzato dalla società Edipower per l’alimentazione della centrale elettrica di Brindisi nord ;
nel corso degli ultimi mesi Edipower, dopo aver annunciato l’avvio delle procedure di cassa integrazione per 120 lavoratori, ha ritenuto di dover congelare la decisione, a seguito di incontri con i Sindacati e le Istituzioni, nel corso dei quali sono stati acquisiti i pareri tecnici per la bonifica del carbonile, accettati da Edipower , che il 16 giugno ha chiesto alla Magistratura il dissequestro di una parte del parco carbone , producendo istanza di facoltà d’uso ;
8 giorni dopo, però, in modo inatteso ed imprevedibile, Edipower ha diffuso la notizia dell’avvio del procedimento di cassa integrazione guadagni, in via preventiva, per 120 lavoratori, senza attendere la risposta della Magistratura.
La notizia è oltremodo allarmante, in un territorio, come quello brindisino, nel quale da una parte è in corso la definizione di nuovi modelli di sviluppo, e dall’altra si vive in continua emergenza occupazionale, mentre le famiglie dei lavoratori, il cui futuro è nelle mani di Edipower, vivono forti tensioni, col rischio continuo di cassa integrazione.
Per queste ragioni l’interrogante chiede al Ministro di intervenire sollecitamente sull’Edipower perché sia ritirata la procedura di cassa integrazione e si proceda alla valutazione delle soluzioni tecniche già evidenziate dal Comitato Tecnico, condivise dall’Azienda, con le Istituzioni Locali e le parti Sociali al fine di permettere la ripresa produttiva dell’impianto nella fase transitoria.
Sen. Rosa Stanisci
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