Brindisi, 06/07/2005
La squadra mobile setaccia la città: arresti, armi e droga
Si fà sempre più intensa in questi giorni l’attività di prevenzione e repressione svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi. Particolarmente impegnativa ed al contempo ricca di risultati operativi si è rivelata infatti la giornata di ieri che ha visto impegnati tutte le Sezioni in una complessa attività che si è conclusa nella tarda serata con un bilancio assolutamente positivo e ritenuto ampiamente soddisfacente dal Questore di Brindisi Pietro IEVA.
La seppur modesta ripresa degli sbarchi di gommoni provenienti dall’Albania che trasportano sostanza stupefacente aveva indotto già da qualche tempo gli uomini della Sezione Antidroga ad un costante monitoraggio delle coste brindisine. Tale impegno si è rivelato efficace atteso che all’alba di ieri una pattuglia scorgeva, sul litorale nord in località “Granchio Rosso” abilmente mimetizzati nella vegetazione alcuni borsoni di sostanza stupefacente probabilmente lì lasciati durante la notte.
Si decideva quindi di effettuare un attento servizio di appostamento onde cogliere in flagranza gli eventuali soggetti che si fossero presentati per il recupero. Durante tale servizio protrattosi sino al tardo pomeriggio, venivano identificati alcuni soggetti di nazionalità albanesi e controllate alcune autovetture.
Allo stato non emergevano particolari elementi di responsabilità in ordine a tali soggetti, pur permanendo sospetta la loro presenza in loco. Per tali motivi si decideva di procedere al recupero dei borsoni che successivamente trasportati in Questura, venivano conteggiati e misurati accertando il sequestro di 81 panetti di sostanza stupefacente del tipo Marijuana, per un peso complessivo di 81 chilogrammi.
Alcuni elementi comunque acquisiti tramite i rilievi effettuati dagli uomini della Polizia Scientifica, sono al vaglio degli investigatori per cercare di capire a chi fosse destinato tale ingente quantitativo di stupefacente. Il sequestrato operato risulta essere uno dei più consistenti, dell’ultimo periodo, anche in relazione alla registrata diminuzione di sbarchi di clandestini e stupefacente dopo il 2003.
Prosegue inoltre in maniera incessante l’attività di controllo su strada svolta dalla Sezione Antirapina, resa particolarmente più incisiva in questo inizio di stagione estiva.
In contemporanea al rinvenimento dello stupefacente, infatti, personale di quella Sezione era impegnato in una serie di perquisizioni eseguite a carico di alcuni soggetti ritenuti gravitare nell’ambito della microcriminalità. E’ in tale contesto che si inserisce una accurata perquisizione locale svolta presso i garage del condominio di via Benvenuto Cellini, in questo rione Sant’Elia, zona notoriamente ritenuta quale base operativa per numerosi pregiudicati. L’atto perquisitivo si concludeva positivamente con il rinvenimento in un vano garage completamente aperto ed in totale disuso, utilizzato dai vari condomini per deposito di merce varia, di un fucile marca Franchi a cui erano state segate il calcio e le canne, al fine di rendere l’arma più facilmente trasportabile ed occultabile, nonchè notevolmente più pericolosa (canne mozze). Proseguono le indagini per individuare gli eventuali possessori della pericolosa arma nonché accertare l’utilizzo della stessa in episodi criminali.
Nella stessa giornata il personale della Sezione Catturandi della Squadra Mobile, già distintosi negli ultimi giorni per l’efficacia dei propri interventi operativi, ha tratto in arresto due soggetti sul cui carico pendevano ordini di esecuzione. Gli stessi si identificano per :
1. FELLINE Giorgio, nato a Brindisi classe 1946, che dovrà scontare la pena residua di quattro anni e dieci mesi poiché riconosciuto colpevole dei reati di estorsione e sfruttamento della prostituzione;
2. CAMPIOTO Gabriele, nato a Brindisi classe 1974, che dovrà scontare sino all’agosto del 2005 un residuo di pena in regime di arresti domiciliari, poiché ritenuto colpevole di traffico di sostanza stupefacente ed all’uopo condannato alla pena complessiva di un anno e otto mesi; fatti commessi nel dicembre 2003 quando era stato tratto arresto in flagranza di reato.
Il FELLINE dopo l’arresto è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.
COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI
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