Brindisi, 14/07/2005

E’partita la strategia di Mennitti contro il rigassificatore di M.Scotto

Sembra che Mennitti sia partito con la sua strategia contro il rigassificatore.
Alcuni mesi or sono parlammo di questa “strategia”, per usare la parola detta dallo stesso primo cittadino, e ne contestammo il contenuto.
Troppo aleatorio basare tutto su presunti errori procedurali e soprattutto troppo pericoloso. Lo spieghiamo in parole semplici, perchè tutti possano capire fatti che sono complessi e sopratutto avvolti dal mistero delle procedure legali.
Al di là dei contenuti giuridici, sui quali evitiamo di soffermarci, ci preme ricordare solo alcuni aspetti non secondari, legati alla cosiddetta “strategia” posta in essere dal Sindaco di Brindisi.
Il ricorso al Tar per ogni autorizzazione, non solo costa molto alla collettività per le spese legali, ma spesso è del tutto inutile: ricordate il recente caso dei legali del Comune che sono arrivati al Tar per cercare di bloccare il progetto della bretella di collegamento del gasdotto Snam al costruendo rigassificatore brindisino?
Ebbene la tanto pubblicizzata azione di contrasto, sempre facente parte della cosiddetta “strategia” per bloccare il rigassificatore, è naufragata miseramente senza neppure cominciare.
Il perchè fu spiegato candidamente dallo stesso Sindaco, con il solito comunicato, nel quale si diceva che, praticamente, non c’erano neppure le condizioni per presentare il ricorso, perchè la bretella in questione non era cominciata.
Ed allora perchè mettere tanto in luce questa presunta azione legale?
Primo tonfo della cosiddetta “strategia”.
Adesso un nuovo ricorso contro l’autorizzazione rilasciata dalla capitaneria di porto per la “colmata”. E come mai non contro l’autorità portuale, che invece ha rilasciato l’autorizzazione precedente a quella della capitaneria, e quindi atto propedeutico?
Ma lasciamo perdere e torniamo all’aspetto più importante per la città e, per certi versi, per gli stessi consiglieri comunali e per i componenti la giunta. Sanno questi signori che, per il caso di blocco dei lavori disposto dal Tar, che poi non sia confermato nei successivi gradi di giudizio, ci sarà l’inevitabile richiesta di danni? Chi li paghera’?
La città senza alcun dubbio, ma anche a livello personale quegli amministratori che la Corte dei conti giudicherà responsabili di volontari comportamenti omissivi nei confronti dei bilanci comunali. Si guardassero bene, i signori assessori, casi già accaduti a Brindisi, quando la Corte dei conti ha fatto pagare anche i soldi spesi per un rifornimento di gasolio, che, secondo loro, non era formalmente giustificabile. Ed allora, in quel caso, sono pronti a questa responsabilità, i nostri amministratori ed i consiglieri, quando avalleranno i mandati ai legali incaricati dal sindaco di attuare la sua “strategia” per bloccare il rigassificatore?
Intanto farebbero bene da subito a farsi consigliare da bravi legali, per evitare magari di dover perdere anche la casa di proprietà.

Testo di M. Scotto dal tg di Puglia tv del 14.07.05