Brindisi, 18/07/2005
Rigassificatore? La Sovrintendenza non ne sa nulla
La Sovrintendenza per i Beni archeologici per la Puglia interviene sulla vicenda-rigassificatore. Con una nota inviata all’Autorità Portuale di Brindisi e, per conoscenza, alla Capitaneria di Porto, al Comune di Brindisi, alla Sovrintendenza per i Beni architettonici, al Ministero per i Beni e le attività culturali ed alla sezione di Brindisi di Italia Nostra, il Sovrintendente Giuseppe Andreassi fa rilevare la “mancanza di qualsiasi notizia agli atti della Sovrintendenza in merito al rigassificatore, alla sua ubicazione ed alla natura delle opere da eseguirsi a mare, propedeutiche alla sua realizzazione”.
Andreassi precisa che in occasione della Conferenza di Servizi svoltasi presso il Ministero delle Attività Produttive il 15 novembre del 2002 non furono date prescrizioni per la tutela del patrimonio archeologico, ma soltanto perché la stessa Sovrintendenza non fu invitata a partecipare ai lavori di tale conferenza.
Oggi, pertanto, si chiede all’Autorità Portuale di trasmettere alla Sovrintendenza la documentazione da cui risultino l’ubicazione del rigassificatore e le opere a terra ed a mare da eseguirsi e di “voler comunque disporre che nessun dragaggio venga effettuato prima dell’esecuzione di prospezioni archeologiche subacquee, a cura di archeologi subacquei di provata esperienza, il cui scopo – si legge nella nota inviata all’Autorità Portuale – dovrà essere quello di documentare, con riprese fotografiche e video, lo stato dei fondali e la presenza di resti archeologici. Si dovrà, quindi, procedere con lo scavo nelle aree in cui si evidenzi la presenza di resti archeologici”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
|