Brindisi, 24/07/2005
Rigassificatore: i verdi ribadiscono un “no” ecologista ed operaista
La Federazione Provinciale di Brindisi e della Regione Puglia dei Verdi aderiscono alla manifestazione contro il rigassificatore del 25 luglio. E’ ricco di significato che molti di noi raggiungeranno Brindisi coi pullman della CGIL. La memoria dei più anziani rivive, infatti, i tempi in cui si tentava di impedire la costruzione della centrale elettrica a carbone di Cerano e si consumava una drammatica contrapposizione tra ambientalisti e sindacalisti.
Dopo anni di lunghe e pazienti battaglie, dibattiti, manifestazioni, qualcosa finalmente è cambiato. Le amministrazioni del Comune e della Provincia di Brindisi e della Regione Puglia, gran parte delle organizzazioni di categoria e delle associazioni di base manifestano la propria convinta determinazione a evitare l’ennesimo atto d’imperio del governo centrale, che costituirebbe una nuova pesante ipoteca sulle alternative possibilità di sviluppo di Brindisi e dei paesi ad esso collegati.
Difatti, gli enti locali hanno ricevuto un preciso mandato popolare in questa direzione e, pur dovendo rappresentare gli interessi complessivi presenti sul territorio, non possono essere ritenuti “super partes”, come sostengono Cisl, Uil e Ugl. Dissentiamo profondamente con questi anche sull’idea di rilancio del polo energetico e dei termovalorizzatori che, unitamente al rigassificatore, do-vrebbero consentire, oltre che una presunta crescita dell’economia, il reinserimento dei lavoratori ex-DOW ed ex-EVC. Piuttosto, la realizzazione di tale politica, ci porterebbe, fatalmente, a replicare gli errori del passato, esattamente gli stessi che hanno condotto alla crisi del polo chimico e al licenziamento proprio di quegli operai che vogliamo tutti aiutare. Sì, perché vi assicuriamo che anche molti di noi fanno parte di “…quella grande mag-gioranza che per vivere deve lavorare, senza poter beneficiare di rendite o di comode attività libero-professionali”.
Quindi, noi Verdi rigettiamo quelle idee di sviluppo provenienti dall’esterno e che hanno fatto di Brindisi un’area ad elevato rischio ambientale. E allo stesso tempo, lungi dal rassegnarci a un ruolo di sottomissione passiva o di ribellione senza costrutto, incoraggiamo l’elaborazione di un progetto condiviso di sviluppo sostenibile, che renda Brindisi una città vivibile, ricca, rispettosa della salute dei propri abitanti e volano per l’economia dei paesi dell’entroterra.
Ben venga, quindi, l’idea promossa dal Sindaco Mennitti di “restituire alla città la sua identità marinara”, attraverso una serie di interventi mirati al rilancio delle attività residenziali, sociali, culturali, commerciali e turistiche verso i paesi prospicienti del Mediterraneo e dell’oriente. Anche perché potrebbe essere d’esempio per una riqualificazione delle città della provincia, attraverso una profonda revisione dei Piani Regolatori, che, da scenario di spartizione di interessi particolari, riconquisterebbero spazio per un’autentica rappresentazione di un’idea moderna di convivenza: funzionale per i cittadini e rispettosa dell’ambiente.
A quanti sostengono che il rigassificatore non sia pericoloso e che, in fondo, porta metano, energia pulita e freddo gratuito per le industrie agro-alimentari, noi replichiamo che l’idea dei mega impianti, che concentrano in un solo punto il rischio e l’impatto ambientale, è ormai superata da una nuova concezione di produzione di energia diffusa sul territorio. Pertanto, proponiamo progetti di educazione delle famiglie al risparmio energetico, l’incentivazione economica della diffusione di impianti di produzione dell’energia dal sole e da biomasse, la gestione efficiente della raccolta differenziata dei rifiuti, riconoscendo uno sconto sui relativi tributi, in proporzione al riciclaggio effettuato.
A tutte le organizzazioni sindacali e a tutti i lavoratori offriamo la nostra piena disponibilità al dialogo e al confronto, convinti che un’idea di sviluppo o è ri-spettosa dell’ambiente e dell’uomo o è destinata al fallimento, in quanto generatrice di ulteriore degrado e di futura povertà.
Il 25 luglio i Verdi saranno a Brindisi, per il suo mare, per le future generazioni, ma anche per tutti gli operai rimasti senza lavoro, vittime di un inganno che non ha da ripetersi.
COMUNICATO STAMPA
Federazione Provinciale dei VERDI di Brindisi
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