Roma, 26/07/2005

Cecità e Sordomutismo: interrogazione dell'On. Carbonella

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Per sapere, premesso che:
la legge 8 novembre 2000,n.328,ha previsto ,all’art.24,la delega al Governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, “cecità e sordomutismo “;
detta norma,si inseriva in un disegno più ampio di rinnovamento della disciplina del settore,avviato con il decreto legislativo del 31 marzo 1998, n.112, il quale aveva,con l’art.130 ,trasferito le competenze relative all’invalidità civile,già perogativa del Ministero dell’Interno,alle Regioni ed all’Inps;

considerato lo sviluppo,nel tempo,non omogeneo ed incoerente ,del sistema normativo degli invalidi civili, che ha favorito il determinarsi di situazioni pregiudizievoli per gli interessati, a causa della scarsa chiarezza normativa e della lentezza burocratica;

la su richiamata delega è stata rinnovata per due volte,la prima con la legge 6 luglio 2002,n.137,art.6 e la seconda con la legge del 27 luglio 2004,n.186,art.2, si chiede di conoscere:
se il Governo intenda onorare il potere concessogli dalla delega rispettandone la scadenza più volte rinnovata, ( da ultimo fissata per luglio ’05);

se in caso affermativo,quali linee guida il Governo intende perseguire per il riordino di tutto il sistema,con l’obiettivo di promuovere maggiore efficienza ed efficacia degli interventi, a partire da un più marcato coordimamento delle Istituzioni coinvolte nel procedimento e dall’implementazione della nuova classificazione proposta dall’OMS,definita “ICF”,che propone una valutazione complessiva delle abilità e delle positività della persona.

On.Giovanni Carbonella