Serranova, 26/07/2005
Maxisequestro di rapaci protetti in un allevamento clandestino
Il servizio Cites del Corpo forestale dello Stato ha sgominato un vasto un vasto traffico illegale di uova e piccoli (pulli) di rapaci provenienti dall’est Europa e dai paesi balcanici.
L'operazione "Condor", scattata alle prime luci di oggi, ha impegnato una cinquantina di uomini specializzati appartenenti alla Guardia Forestale ed ha consentito il sequestro di circa 180 esemplari rari, tra i quali Condor delle Ande, Capovaccai, Grifoni, Falchi Sacri e Cicogne.
Le perquisizioni sono state effettuate presso abitazioni ed allevamenti delle Marche, Puglia, Sicilia e Lazio.
Il traffico aveva come base un allevamento clandestino a Serranova, in agro di Carovigno (Brindisi) dove giungevano le specie protette, dopo essere state prelevate illegalmente in natura dall’Est Europa e dai paesi balcanici.
Da Serranova le specie protetta venivano prelevate da collezionisti e commercianti non prima di aver munito gli animali di false certificazioni di origine. Falsa pure la documentazioni CITES , cha attestava la nascita degli esemplari in cattività e finalizzava il loro commercio alla “conservazione biologica di specie minacciate di estinzione”.
A guidare il traffico, e destinatari dei provvedimenti di legge, un cittadino svizzero, un tedesco, e un austriaco, che avevano scelto l’Italia come base dei loro traffici. Tra i reati contestati, oltre alla violazione delle norme CITES, il maltrattamento di animali, l’impiego di lavoratori extracomunitari clandestini, l’abuso edilizio. I lavoratori clandestini fermati sono quattro e vivevano presso l’allevamento in condizioni igienico sanitarie talmente precarie da richiedere l’intervento della ASL di zona.
Al termine dei controlli che i veterinari della Forestale stanno compiendo in queste ore, i rapaci verranno trasferiti presso alcuni centri di accoglienza per la fauna selvatica gestiti dal Corpo Forestale.
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