Brindisi, 28/07/2005

Università: Errico replica a Friolo

Il Senato Accademico dell’Università di Lecce riunitosi nei giorni scorsi ha deliberato di sottoporre agli Enti locali della Provincia di Brindisi una strategia di potenziamento dell’offerta formativa universitaria tendente alla realizzazione del polo universitario brindisino.
L’amministrazione provinciale ritiene questo un’ulteriore passo importante verso la realizzazione di un obiettivo annunciato in campagna elettorale e praticato nei primi 11 mesi di Governo con il sostegno di due commissioni istituite dalle università e composte da 12 presidi di facoltà.
L’articolo dell’ex Vice Presidente della Provincia Maurizio Friolo appare pertanto ingeneroso ed intempestivo. Ingeneroso perché tutto orientato a sminuire e semplificare il lavoro fatto fino ad oggi. Avendo disertato l’inaugurazione della sede dell’Ipai, come d’altronde fatto da tutti i consiglieri di centro destra, eccetto uno, ha mancato di cogliere l’importanza ed il senso della giornata alla quale hanno risposto invece centinaia di cittadini ripresi anche essi dalle telecamere.
Se presente avrebbe appreso i risultati già conseguiti che sono: a) conversione della laurea breve in economia in laurea magistralis quinquennale con specializzazione; B) trasformazione del corso di informatica da corso a distanza, ossia via teleconferenza, a corso vis a vis, ossia frontale; C) riattivazione del corso di laurea in ingegneria gestionale, oramai all’epilogo per volontà della vecchia amministrazione, con contestuale chiusura a Lecce dello stesso corso e avvio della specializzazione quinquennale meccanico aeronautica.
Questo sul fronte della didattica. Sul fronte delle infrastrutture è bene dire, cosa che forse Friolo non sa, è che gli edifici e gli spazi disponibili sono la condizione di partenza per parlare di università. Ristrutturare l’ex Ipai, l’ex caserma dei vigili del fuoco, il cinema teatro della cittadella, non sono solo interventi di edilizia, altresì impegnativi finanziariamente, ma sono il presupposto per richiedere nuovi corsi e render credibili le nostre proposte. Mi limito a tale breve considerazione ovvia chiedendo all’ex Vice Presidente di approfondire tali aspetti e comprendere l’importanza della logistica come conditio sine qua non per poter appena avviare richieste di nuovi insediamenti. E’ come se volessimo aprire una nuova fabbrica senza avere suoli in zona industriale.
L’intervento appare inoltre intempestivo perché negli stessi giorni di pubblicazione del suo intervento il senato accademico di Lecce ha votato favorevolmente l’apertura di nuovi corsi di laurea a Brindisi arrivando addirittura a proporre e dare disponibilità al trasferimento a Brindisi dell’intera facoltà di scienze politiche. A giorni arriverà anche il lavoro della commissione dell’ateneo barese. Infine, ritornando sulla logistica, abbiamo confidenza nel ritenere possibile ricevere dalla Regione gli edifici dell’ex Collegio Tommaseo da ristrutturare e destinare all’Università. Spiace quindi apprendere la semplicità e ingenuità con la quale chi ha rivestito importanti incarichi istituzionali analizza le questioni. Dovrebbe l’ex Vice Presidente sapere che un Università non si costruisce in due giorni e soprattutto è una cosa che si conquista chiedendo sacrifici alle altre università.
Sarebbe forse più utile conoscere suoi pensieri e contributi costruttivi in merito al tema Università adeguando i suoi interventi a quello che ci si può aspettare da figure come la sua che per nove anni hanno avuto la possibilità di fare attraverso l’attività di Governo del centro destra sulla quale i cittadini hanno pochi mesi addietro espresso il loro giudizio.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI