Brindisi, 28/07/2005

Università: Friolo risponde ad Errico

Errico non può mistificare la verità e pertanto non può affermare che l’Università è un suo progetto e che la precedente Amministrazione provinciale di centro destra non ha lavorato in questa direzione. Quanto afferma ciò si ricordi di essere smentito dalla Storia.
Se Brindisi ha già dei corsi universitari il merito non è di Errico ma del centro destra. Una cittadella universitaria c’è già ed è all’interno dell’ex ospedale Di Summa. Lì sono attivi cinque corsi di laurea: Fisioterapia, igienista dentale, scienze infermieristiche, tecniche di laboratorio biomedico, tecnica della riabilitazione psichiatrica.
L’allora governo regionale di centro destra, la Provincia e l’Ausl stavano provvedendo anche ad ampliare su Brindisi l’offerta universitaria programmando, sul finire del 2003, l’istituzione di altri indirizzi universitari.
Anche i corsi di laurea in Informatica ed economia aziendale attivi in città sono il risultato della precedente amministrazione provinciale di centro destra.
Il presidente Errico non ha fatto altro che spostare quest’ultimi due corsi nell’ex sede dell’Ipai immaginando così di aver realizzato chissà quale grande opera. Se Errico non avesse avuto la solita smania di protagonismo, che su questo argomento ha oscurato l’operato del Comune di Brindisi e della Camera di Commercio, entrambi cointeressati come soggetti finanziatori al progetto di una Università di Brindisi, la Provincia di Brindisi avrebbe potuto contribuire ad ampliare l’attuale cittadella universitaria nel “Di Summa”.
Perché Errico l’ha voluta nell’ex Ipai? Forse per dire che è una sua creatura?
Svolgendo il compito di consigliere provinciale dell’opposizione sono perfettamente a conoscenza delle posizioni positive espresse di recente dal Senato accademico dell’Università di Lecce ma si tenga conto che anche ciò, invece, va ascritto proprio a quei rapporti equilibrati e corretti realizzati negli anni passati con le Università di Bari e Lecce. Errico, invece, ha sbilanciato quei rapporti privilegiando Bari a tal punto da non invitare il rettore di Lecce ad alcune riunioni in Provincia.
Scorrettezze a cui, fortunatamente, lo stesso Rettore e il Senato accademico hanno risposto con nobiltà d’animo e atteggiamenti signorili. In pratica hanno ignorato del tutto i comportamenti di Errico ritenendo di non poter compiere un torto, a causa sua, a tutti noi brindisini.

COMUNICATO STAMPA MAURIZIO FRIOLO - CONSIGLIERE PROVINCIALE AN