Brindisi, 30/07/2005

Emergenza Porto, Tomaselli: "basta tergiversare e rinviare la soluzione dei problemi"

I disagi che continuano a verificarsi nel sistema di accoglienza dei passeggeri ripropongono in maniera drammatica la necessità di individuare soluzioni praticabili per fronteggiare i problemi più impellenti e per programmare un rilancio dell’intero comparto portuale brindisino.
Il riproporsi di emergenze sempre uguali a se stesse ogni estate appare una offesa alla città ed agli operatori che del porto costituiscono l’asse portante e meritano risposte definitive e non più inutili soluzioni-tampone.
E’ sin troppo evidente che l’attuale gestione dell’Autorità Portuale presenta dei limiti a cui va ascritta la principale responsabilità del progressivo decadimento del porto di Brindisi, così come puntualmente e minuziosamente sottolineato dagli operatori portuali e dalla stessa Camera di Commercio da ormai due anni a questa parte.
Del resto, proprio per questo l’Ente si è fatto carico di promuovere, nei mesi scorsi, tra le numerose altre iniziative, una campagna di ascolto aperta a tutti coloro che hanno un ruolo all’interno del porto e che hanno contribuito a tracciare una mappa dei disagi e delle necessità più impellenti.
I risultati del lavoro svolto dall’Ente camerale sono stati messi a disposizione dell’Autorità Portuale e degli Enti locali, allo scopo di effettuare i dovuti approfondimenti. Alla stessa Authority fu riconosciuto il ruolo di coordinamento di questa iniziativa, nel pieno rispetto delle sue prerogative. In realtà, da dicembre sino ad oggi si è assistito ad un rinvio dietro l’altro (se si esclude una sola riunione svoltasi ad aprile presso la CCIAA per programmare la stagione estiva), con la conseguente impossibilità ad affrontare i problemi nelle sedi opportune ed alla presenza di tutti i soggetti interessati. T
utto ciò costituisce la conferma di una sostanziale difficoltà dell’attuale gestione dell’Autorità Portuale a svolgere tale ruolo di coordinamento.
Per questa ragione, la Camera di Commercio ribadisce la propria disponibilità a convocare immediatamente un tavolo tra Enti e operatori portuali per affrontare le emergenze stagionali e per compiere una verifica degli impegni che l’Autorità Portuale aveva assunto – sia in termini di gestione dei servizi che di infrastrutturazione delle banchine - e che non sono andati a buon fine.
L’invito è rivolto in via prioritaria al Comune ed alla Provincia che con l’Ente camerale hanno il compito di vigilare su ciò che accade nel porto.
“Quando ci si è posti intorno ad un tavolo – afferma il presidente Salvatore Tomaselli – i risultati non sono mancati. La realtà è che oggi non ci sono più le condizioni per tergiversare o per rinviare la soluzione dei problemi ad altra data. Lo chiedono a gran voce gli operatori portuali e noi abbiamo l’obbligo di fornire delle risposte, partendo proprio da un’analisi delle responsabilità dell’attuale conduzione dell’Autorità Portuale, da cui potrà anche scaturire una comune iniziativa istituzionale volta alla richiesta di azzeramento dei vertici di tale Ente.
Il rinnovato interesse di tanti rappresentanti istituzionali, depurato da valutazioni politiche che ci vedono estranei, rappresenta sicuramente una apprezzabile novità. Viene da chiedersi, in ogni caso, se non sarebbe stato più utile manifestare lo stesso interesse già qualche anno addietro, quando si sono evidenziati i primi preoccupanti segnali di crisi del porto.
La Camera di Commercio di Brindisi ritengo abbia fornito con coerenza il maggiore contributo di idee, di analisi e di ascolto proprio in una fase così difficile. Questo lavoro era finalizzato a non disperdere il patrimonio costituito dai tradizionali traffici portuali all’insegna della polinfunzionalità della struttura e contro il progressivo asservimento della stessa al traffico dei combustibili e, in particolare, a quello del carbone.
Tutto ciò si è spesso scontrato con la superficialità di analisi, se non addirittura con l’assenza fisica in tante occasioni (vedi, per ultimo, il Forum sulla logistica promosso di recente dalla Camera di Commercio) di chi ha il compito di orientare ed assumere le scelte più importanti che riguardano la vita di questo territorio.
Quando si parla di svolta, quindi, non si può che partire dai comportamenti, dall’assunzione di responsabilità e dalla reale volontà di voltare pagina rispetto alle inefficienze del passato, elaborando con passione e non senza fatica progettualità innovative e rilanciando la capacità di tornare ad attrarre investimenti, traffici e operatori nazionali ed internazionali interessati al porto di Brindisi. Tutto ciò è ancora possibile”.

COMUNICATO STAMPA CCIAA BRINDISI