Brindisi, 03/08/2005
Consiglio comunale: meno male che c’era Oggiano! Di M.Scotto
Ieri si è tenuto il consiglio comunale, convocato in extremis per salvare alcune variazioni di bilancio che scadevano. E’ noto che entro i 60 giorni dalla loro approvazione in giunta il consiglio deve ratificarle, pena la decadenza del provvedimento e di tutto ciò che ne è scaturito. In questi casi, e cioè se non si approva la variazione di bilancio, si rischia la venuta del commissario ad acta e persino la responsabilità patrimoniale a carico degli assessori firmatari della delibere.
E così, proprio su richiesta delle opposizioni, si è provveduto ad una convocazione "dovuta".
Il pensiero di tutti i componenti della maggioranza è corso immediatamente alla seconda convocazione. In quel caso bastano 15 voti e quindi si può facilmente contare su quel numero di consiglieri: nessuno poteva prevedere che invece l’opposizione si presentasse in aula, quasi al completo con ben 15 consiglieri su 18, e costringesse la maggioranza a contarsi, per affrontare in prima convocazione il consiglio.
Pensate che è stato così alto il rischio di non far approvare le variazioni di bilancio che sono stati precettati, per così dire, diversi consiglieri del centro destra, ed è stato trasportato a braccia il povero Oggiano, reduce da un incidente pauroso in cui appena poche ore prima aveva rischiato la vita.
Infatti per il centro destra mancava De Michele e quindi il numero dei voti, senza la presenza di Oggiano, sarebbe sceso a 20, insufficienti per approvare le delibere in questione. Quindi Mennitti, e la sua maggioranza risicata, ha rischiato di scivolare proprio su di un fatto imprevedibile come l’incidente occorso a Oggiano.
Se si può pensare di poter amministrare così una città, lo lasciamo decidere a coloro che spesso ci accusano di essere troppo duri con l’amministrazione comunale. Sappiamo bene che tutti i componenti del centro destra sono persone serie e molti di loro addirittura con trenta, ed alcuni quarant’anni di politica alle spalle, ma onestamente cosa c’è di diverso da quando Antonino rincorreva i suoi consiglieri promettendogli, vantaggi pur di ottenere il loro voto in consiglio?
Vogliamo fare qualche nome: la situazione di Masi ad esempio, che è stato messo a sedere in silenzio purchè alzi la mano, e quella di De Maria, che tra poco vedrete che si metterà tranquillo anche lui al suo posto, magari dopo aver contrattato qualcosa con il primo cittadino.
Ma lasciamo perdere: la politica è sempre stata mediazione, interesse, nulla di strano. Ciò che invece è inconcepibile è che si voglia far credere che ciò che accade oggi sia diverso da quello che è sempre avvenuto.
Ebbene la speranza, come ha detto il direttore di Senzacolonne Giamarco Di Napoli, è che non accada mai nulla d’imprevedibile che metta in ginocchio l’amministrazione, perchè allora ancora una volta la città verrebbe chiamata ad una ennesima emergenza. Del resto come si fa a pensare di poter governare una città dalle mille esigenze come Brindisi con i voti di appena due consiglieri in piu’?
O si vuole ripetere la bella esperienza della gestione Frugis alla Provincia, quando per una vita si è andati avanti con delibere del consiglio provinciale approvate in seconda convocazione?
Testo di M. Scotto dal Tg di Puglia tv del 03-08-2005
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