Ostuni, 19/08/2005
Incontro su "Risorsa ulivo: alimentazione ed ambiente"
Sabato 20 Agosto 2005, nel Chiostro di San Francesco di Ostuni (Brindisi), alle ore 21, il professor Gaetano Crepaldi e il dottor Gianfranco Ciola parleranno della "Risorsa Ulivo": alimentazione e ambiente, cioè i temi caldi che ruotano attorno all’albero dell’ulivo e del suo olio, doni della natura che verranno illustrati sia sotto l’aspetto scientifico che culturale.
Il professor Crepaldi, scienziato notissimo del settore medico, parlerà delle componenti biologicamente attive contenute negli alimenti tipici della dieta mediterranea – in primis l’olio - in grado di svolgere non solo un ruolo salutistico di prevenzione ma anche di cura delle patologie cardiache, cerebro-vascolari, dei tumori, del morbo di Alzheimer, oltre che dell’invecchiamento e delle malattie degenerative. Si ritiene, infatti, che la conoscenza di specifiche componenti biologicamente attive della dieta mediterranea e del loro meccanismo di azione, consenta di aumentare la valorizzazione dei nostri prodotti tipici.
Il dottor Ciola parlerà di quel paesaggio straordinario della vasta pianura costiera della Puglia centrale, aspro e assolato, affascinante soprattutto per i suoi nodosi e monumentali alberi d’ulivo, piante pluri-centenarie modellate dal tempo e dal vento, che con ombrelli ampi e tronchi rugosi ricordano immense figure di patriarchi o di animali fantastici e preistorici. Questi alberi sono una parte fondamentale del patrimonio culturale italiano e sono importanti quanto gli edifici e i monumenti storici che arredano le nostre città. Eppure, nonostante tutto ciò, corrono il rischio di sparire, o perché espiantati per essere sostituiti con piante più produttive o perchè esportati in giardini ornamentali di ville o, peggio, perché usati quali muri spartitraffico per strade cittadine. Si ipotizza un Parco degli Ulivi secolari nella piana tra Monopoli e Brindisi, quale zona ambientalmente pregiata, con potenzialità turistiche e culturali davvero uniche.
Nasce quindi l’esigenza di fare qualcosa per tutelare gli ulivi e l’olio, che si connotano per il loro forte significato storico e antropico, conseguenza della stretta relazione esistente tra l’ambiente e le persone che per secoli hanno intrecciato le loro attività, la loro storia e la loro cultura con questo affascinante paesaggio agrario.
L’Ulivo è una pianta straordinaria, simbolo di appartenenza alla terra, di memoria e d’identità, e per questo lo scempio territoriale determinato dall’uso improprio delle piante storiche, diventa distruzione del paesaggio, dell’attività agricola e della stessa cultura. Peraltro, il patrimonio custodito dal sistema agricolo italiano consiste, infatti, nell’integrazione fra la ricchezza delle produzioni di alta qualità e il recupero del territorio, del paesaggio e dei valori culturali tradizionali. Un patrimonio che va potenziato e promosso con tutti i mezzi per passare - con saggezza, dolcezza e lungimiranza - dai saperi ai sapori e dalla salute e al benessere, e quindi a una migliore qualità della vita.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE AMICI DI OSTUNI
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