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Ostuni, Approvate definitivamente le Sopraelevazioni



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Ostuni, 27/08/2005

Approvate definitivamente le Sopraelevazioni

Dopo 15 anni, la Giunta Regionale ha adottato la variante al PRG per le zone B di completamento.
La Regione Puglia, con deliberazione della Giunta n. 1119 del 6 agosto 2005, ha approvato la variante al PRG per le zone B di completamento: le cosiddette “Sopraelevazioni”.
La soddisfazione del Sindaco Domenico Tanzarella e dell’Assessore all’Urbanistica, Mario Monopoli è grande quanto il tempo necessario affinché la Regione completasse l’iter procedurale ed esprimesse il parere favorevole alla variante proposta dal Comune.
«E’ una vicenda lunga» spiega il Sindaco Tanzarella «che ha caratterizzato la vita amministrativa di questo comune e che ha posto in evidenza una sorta di ignavia e di inadempienza da parte di altri organi competenti come la Regione».
La storia delle Sopraelevazioni è iniziata nel lontano 1990 con la presentazione della variante al PRG alla Regione Puglia. Nonostante le sollecitazioni delle varie amministrazioni comunali, solo nel 1996 la Regione si attivò per istruire ed esaminare la pratica.
Visto l’ immobilismo dell’Ente regionale, il Consiglio comunale nel 1999, utilizzando una legge all’epoca in vigore, approvò la variante sulla base del cosiddetto silenzio-assenso.
Intanto, dopo l’approvazione, la Regione partorirì un provvedimento negativo. «Poco dopo» continua il Sindaco «una sentenza della Corte Costituzionale, abrogò quella norma che consentiva di utilizzare il silenzio-assenso e quindi la variante planovolumetrica cadde nel nulla creando, tra l’altro, una situazione di disparità perché solo alcuni cittadini riuscirono ad ottenere la concessione e il permesso di costruire nella fase di vigenza della delibera del Consiglio comunale».
Nel 2002 l’assessorato all’Urbanistica e l’UTC ripresero con vigore l’iter della variante planovolumetrica. L’ing. Melpignano e l’ing. Giorgino portarono in consiglio comunale la nuova variante approvata dal consesso cittadino. Il nuovo provvedimento superava i problemi di carattere formale e di merito sollevati dalla Regione controdeducendo su quanto non si condivideva dell’indirizzo regionale.
Dopo l’approvazione in Consiglio, la delibera fu pubblicata. Pervennero 12 osservazioni che furono esaminate dall’UTC e istruite con il risulttao di 10 osservaizoni respinte e 2 accolte parzialmente. La delibera con tutti gli allegati, fu inviata alla regione nell’estate del 2003.
«Da allora» dice il Sindaco «giaceva su qualche scaffale e nonostante le sollecitazioni orali e scritte da parte dell’Amministrazione, non era stata evasa. Nel febbraio del 2004, all’unanimità, il Consiglio comunale deliberò di dare mandato alla Giunta e mettere in atto tutte le iniziative politiche e giudiziarie finalizzate allo sblocco di questa strana situazione».
Finalmente, in concomitanza con l’avvento della nuova Giunta regionale, nello scorso mese di giugno, sia il SUR che il CUR, hanno istruito questa variante che è stata poi approvata dalla Giunta regionale il 6 agosto scorso.
All’interno della delibera si da atto del lavoro fatto dall’UTC, dal punto di vista storico, paesaggistico e della messa a punto della Normativa Tecnica d’Attuazione (NTA) che ha tenuto conto delle necessità e degli indirizzi urbanistici in-dividuati dalla regione. Vi sono alcune prescrizioni finalizzate, da un lato ad una ulteriore conservazione delle zone di pregio e, dall’altro, alla limitazione di un indice di fabbricabilità più alto solo per quanto riguarda le sopraelevazioni ripristinando, invece, l’indice di PRG per le zone B (di 5 mc. x mq), in caso di demolizioni e ricostruzioni o ricostru-zioni su aree libere.
La delibera regionale ora sarà oggetto della valutazione dell’UTC e delle forze politiche e dovrà dovrà ritornare in Consiglio comunale per la presa d’atto e l’approvazione definitiva. Il Comune di Ostuni ha due vie: recepire integral-mente la delibera regionale con le prescrizioni che sono state fatte o controdedurre nel merito innescando una nuova procedura che porterebbe all’allungamento dei tempi.
«Credo che la via migliore sia la prima, che significherebbe dare una risposta in tempi rapidi alle esigenze abitative della nostra città. La previsione della variante planovolumetrica si aggira intorno ai 60-70 mila metricubi di nuove costruzioni nell’ambito di una programmazione che faceva già parte della relazione che accompagnava l’Adeguamento del PRG e della relazione del prof. De Salvia che era stato l’artefice della prima parte di queste sopraelevazioni. L’obiettivo era ed è quello di consentire un riequilibrio delle altezze dei fabbricati esistenti, un abbattimento degli indici di affollamento dal punto di vista sanitario e un impulso produttivo nel settore edile e dell’indotto dal punto di vista sociale. L’augurio è che questo sia la strada giusta per giungere all’obiettivo finale».

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI
BRINDISI


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