Brindisi, 17/04/2003
Antonino chiede benefici per ospitare il rigassificatore della LNG
Riportiamo integralmente un intervento del Sindaco di Brindisi Giovanni Antonino.
"Nel corso dei lavori di un convegno sul tema "Federalismo e sistema energetico", di cui sono uno dei relatori, ho avuto modo di rilevare come dei diversi impianti di rigassificazione proposti in Italia per far fronte ad una crescente richiesta dettata dalla circostanza che circa il 60% degli impianti energetici italiani è programmato a metano, solo quello di Brindisi ha concrete possibilità di essere realizzato. Del resto, il fatto che l'Enel si sia precipitata a divenire socio di British Gas (per il rigassificatore di Brindisi) e che nel decreto del Ministero delle Attività Produttive che autorizza la realizzazione dell'impianto si ipotizzi un suo ampliamento sino a capacità di lavorazione di otto miliardi di metri cubi di metano, conferma questo assunto.
E' chiaro ed evidente, quindi, che il territorio destinato ad ospitare un simile impianto non può non essere destinatario di benefici specifici. La questione fu da me posta in occasione di un pranzo ufficiale presso la residenza dell'Ambasciatore inglese in Italia, alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Letta, del Ministro dell'Ambiente Matteoli, del Ministro dell'Industria Marzano, del presidente della Regione Puglia Fitto, del presidente della Provincia Frugis e dei massimi esponenti della società inglese British Gas. A dire il vero, in tale circostanza non registrai alcun tipo di concerto istituzionale. L'argomento torna ora prepotentemente alla ribalta, anche in considerazione del fatto che al disegno di legge di riordino del sistema energetico nazionale sono stati proposti degli emendamenti che prevedono espressamente benefici per i territori che ospitano impianti energetici e strutture connesse al loro funzionamento. Credo che gli stessi risultati possano essere conseguiti senza attendere i tempi, che si prospettano lunghi, dei lavori parlamentari, attraverso lo strumento della convenzione ampiamente sperimentato dagli enti locali brindisini. I benefici che ne possono derivare per il nostro territorio sono innanzitutto di carattere ambientale. La presenza di gas in tali quantità, infatti, non può che portare a richiedere che le tre centrali elettriche di Brindisi facciano ampio uso di questo combustibile che consente di abbattere o annullare molte delle emissioni nocive (polveri, So2, Nox). Si potrebbe, pertanto, ipotizzare un funzionamento del polo energetico con l'impianto Enipower alimentato interamente a metano e con gli impianti dell'Edipower (Brindisi Nord) e di Enel Produzione (Brindisi Sud) alimentati con un nucleo produttivo a carbone e uno a metano. Ciò produrrebbe immediati effetti positivi, oltre che per l'ambiente e per la salute dei cittadini, anche per le attività portuali che, a detta di autorevoli esponenti politici ed istituzionali, rischiano di essere pesantemente condizionate dall'eccessiva presenza di carbone.
Si potrebbe altresì concordare la fornitura di gas alle centrali di Brindisi a prezzi fortemente competitivi e quindi con la possibilità di forti sconti sulla bolletta energetica che grava sulle nostre imprese e sui cittadini. In più, la società che andrà a gestire un impianto destinato a rimanere forse l'unico in Italia (oltre a quello "storico" e di dimensioni ridotte di Panigallia) dovrebbe essere chiamata a concorrere alla crescita economica, sociale e culturale della città di Brindisi, con contributi diretti da versare al Comune capoluogo, al pari di quanto è stato richiesto, per impianti molto meno remunerativi, all'Enel, all'Edipower ed all'Enipower. La circostanza che il Comune non abbia ancora rilasciato la concessione edilizia (io stesso, nell'esprimere il mio voto favorevole in Comitato Portuale, dichiarai a verbale che ciò non condizionava gli ultimi e determinanti adempimenti posti in capo all'Amministrazione Comunale) mi consente oggi di aprire un tavolo di discussione a riguardo. Il mio intendimento, a questo punto, è di avviare nei prossimi giorni un confronto serrato con le società interessate e con il Governo nazionale e con la Regione Puglia a cui la recente riforma del titolo V della Costituzione rimette competenze concorrenti in materia energetica."
COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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