Brindisi, 02/09/2005
Polveri sottili: gli esiti della riunione odierna in Provincia
Stabilire un programma immediato di conoscenza in modo da adottare tutti i procedimenti necessari per l’abbattimento delle polveri sottili e proseguire alla stipula delle convezioni con le centrali elettriche proprio sulla base dell’impatto dei microinquinanti. Con questo intento si è tenuta una riunione, su richiesta del presidente della Provincia Michele Errico, tra la Provincia di Brindisi, i Comuni dell’area ad alto rischio ambientale (Brindisi, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Torchiarolo), l’Arpa e l’Università di Lecce durante la quale sono state poste le basi per risalire alle fonti di questo inquinamento e quale contributo viene determinato da ciascuno impianto nelle emissioni di polveri sottili che, già in base ai dati attualmente in possesso, risultano aver superato i valori limite previste dalla legge, in particolare dai dati delle centraline poste a Torchiarolo e a Brindisi (in via Dei Mille e nel quartiere Bozzano).
“In considerazione anche del fatto – ha dichiarato il presidente Errico – che nei prossimi anni i criteri di tolleranza dei limiti saranno ancora più ridotti rispetto a quelli attuali, abbiamo chiesto all’Arpa e all’Università di Lecce di collaborare con gli Enti locali nel rilevamento dei dati relativi proprio alle polveri sottili, che sono le più pericolose perché altamente tossiche e facilmente respirabili, e in particolare sulla loro provenienza. Ci siamo dati un tempo di circa due mesi per attuare questo monitoraggio sui quattro camini più importanti che insistono nella zona industriale di Brindisi e su Torchiarolo che è risultata l’area con il più alto numero di superamento dei limiti in soli quattro mesi di monitoraggio. Un altro punto importante – ha concluso Errico – è quello di determinare quanto la produzione di energia con l’utilizzo del carbone incida sulle emissioni di queste polveri sottili”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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