Brindisi, 06/09/2005
Palazzo Guerrieri: la Fondazione Rubino chiede un incontro al Sindaco
Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Fondazione "Franco Rubino" indirizzata al Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti.
Al Signor Sindaco
Comune di Brindisi
Facendo seguito ad una precedente richiesta del 26.10.04 che non è stata degnata di risposta, fosse anche di diniego, con la presente, a nome della “Fondazione F. Rubino”, Le chiediamo la disponibilità per un incontro al fine di discutere della destinazione d’uso di Palazzo Guerrieri che, allo stato attuale, risulterebbe diversa da quella prevista dal Ministero dell’Ambiente e a cui furono vincolati i fondi per la ristrutturazione. In mancanza di riscontri ci vedremo costretti a rivolgerci alle autorità competenti per avere risposte precise e trasparenti come dovrebbe essere in un corretto rapporto tra cittadini e Istituzioni.
A supporto della richiesta Le significhiamo che:
• esiste una proposta dell’Amministrazione comunale degli anni 1997-2002 che destinava Palazzo Guerrieri a sede del CEA (Centro Educazione Ambientale) intitolato, con apposita delibera del Consiglio Comunale, al compianto prof. Franco Rubino, ed alle Associazioni ambientaliste per la specifica attività; una proposta fortemente sostenuta allora dalla Fondazione scrivente, più che mai attuale in presenza di una cresciuta sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali da parte dei cittadini che rivendicano il diritto di scegliersi un futuro diverso da quello scaturito da scelte maturate nel recente passato, in maniera scellerata e trasversale, rivelatesi fallimentari e che non sono state in grado di garantire la tutela dell’ambiente e meno che mai la salvaguardia dei posti di lavoro; Palazzo Guerrieri rappresenta la sede adatta per consentire alle associazioni di poter continuare nell’azione di sensibilizzazione. Magari estendendone l’utilizzo anche alle associazioni che operano nell’ambito culturale, nel volontariato, nel cosiddetto terzo settore che proprio di recente, in occasione della elaborazione dei Piani di Zona si sono dovute riunire in luoghi di fortuna;
• esiste una richiesta di incontro inoltrata all’allora sindaco Antonino del 25.10.2000 al protocollo dell’Ufficio di Gabinetto del 26.10.2000; e una di affidamento locali in base a delibera del C.C. n° 55 del 24.05.2000 al prot. Archivio n°83947 del 22.11.2000;
• c’è nota della ripartizione Beni Monumentali del 02.02.2001, prot. 63 BB. MM., di convocazione incontro a cui fece seguito un’apposita riunione, svoltasi in data 13.02.2001 presso la Sala Giunta del comune, sintetizzata in un verbale del 22.02.2001, prot. n° 119 BB. MM., inviato per conoscenza alle associazioni ambientaliste presenti in quella occasione. Poi più nulla.
Riteniamo che vada messo in atto un serrato controllo delle finalità del CEA che rappresenterebbe una svolta, un segno di rispetto nei confronti dei tanti morti per tumori sospetti registrati a Brindisi e delle loro famiglie che, oltre al danno, piangono la beffa di un mancato riconoscimento di nesso di casualità tra danno ambientale e decesso dei propri cari.
In attesa di un cortese riscontro La salutiamo cordialmente.
Le copie riferimenti citati nella nota sono state prodotte con la richiesta precedente.
Giusy Carruezzo
Presidente “Fondazione F. Rubino”
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