Brindisi, 08/09/2005
Crisi Viticola: gli esiti della riunione in Provincia
Istituzioni, organizzazioni agricole e tutto il sistema produttivo della provincia di Brindisi si è riunito in assemblea per discutere circa il grave stato di crisi del settore vitivinicolo nel territorio provinciale. All’interno del Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi, il presidente Michele Errico, il vice presidente Damiano Franco e l’assessore provinciale all’Agricoltura Donato De Carolis hanno ricevuto i parlamentari, i sindaci, i consiglieri regionali, i consiglieri provinciali, il presidente della Camera di Commercio, i presidenti delle cantine sociali, le aziende di trasformazione, le organizzazioni di categoria e quelle sindacali del territorio provinciale per sottoporre alla loro attenzione il documento elaborato dal comitato formato da sette rappresentanti delle organizzazioni agricole. Documento che ha aperto un dibattito con tutti i convenuti, che hanno recepito favorevolmente le indicazioni contenute al suo interno e proposto integrazioni utili ad una maggiore efficacia dello stesso.
Per quanto riguarda, nel particolare, i lavori dell’assemblea, nel corso dell’incontro è stato espresso il totale disappunto per la distillazione di crisi accordata dall’Unione Europea che ha tenuto in scarsa considerazione il settore vitivinicolo italiano. Sono stati, poi ribaditi, gli effetti negativi per le tre province salentine di Brindisi, Lecce e Taranto dell’accordo sui prezzi delle uve tra i produttori e i trasformatori delle province di Bari e Foggia, siglato alla presenza del ministro delle Risorse Agricole e del presidente della Regione Puglia, in quanto tali misure, rapportate alle diverse realtà territoriali, si ripercuotono negativamente sui produttori del Salento.
In base a queste considerazioni l’assemblea ha avanzato una serie di richieste che saranno sottoposte domani sera, venerdì 9 settembre, nell’incontro programmato presso la Camera di Commercio con l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo e successivamente al ministro Alemanno e al presidente Vendola.
Tra queste richieste, condivise tra tutti i convenuti, ci sono la concessione di almeno altri due milioni di ettolitri di distillazione di crisi poiché quella concordata non soddisfa minimamente le richieste di tutto il settore; la previsione di una ripartizione differenziata della distillazione in base alla diversa tipologia produttiva vinicola (vini da tavola, vini IGT e vini DOC); di non concedere l’autorizzazione all’arricchimento dei mosti pugliesi poiché questa pratica premia solo le produzioni di bassa qualità; l’incentivazione dei controlli sull’eventuale produzione di mosti muti e concentrati, sulle importazioni di vino, con particolare riferimento alla provenienza e alla destinazione, e su tutta la filiera vitivinicola al fine di contenere il divario tra i costi di produzione e i prezzi al consumo. Infine, si richiede l’erogazione di un contributo a tutte le cantine sociali e le aziende vitivinicole per i maggiori costi sostenuti in seguito alla ritardata approvazione della distillazione di crisi per lo stoccaggio e il trasporto del vino della scorsa campagna vitivinicola presso altre strutture. Ulteriori integrazioni a queste richieste saranno indicate nel documento definitivo questa sera in una riunione tra il comitato e l’assessore provinciale De Carolis.
“Ritengo – ha dichiarato il presidente Errico a conclusione dei lavori – che il contributo che oggi è stato dato sia altamente produttivo di effetti positivi. E’ una metodologia che noi seguiremo non solo per il settore vitivinicolo in quanto, a breve, tratteremo il settore dell’ortofrutta e quello dell’olivicoltura. Quello che l’Amministrazione provinciale si candida a fare è di coordinare gli stessi operatori a trovare le soluzioni che attanagliano i singoli settori. Credo che questa politica possa essere vincente in quanto è il comparto che, attraverso i suoi protagonisti, sceglie, condivide e programma il presente e il suo futuro. Si tratta non più di aspettare le emergenze ma cercare di programmare il tutto affinché queste emergenze non si possano verificare”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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