Brindisi, 21/04/2003
Antonino sul porto: "Passare dalle parole ai fatti"
Pubblichiamo integralmente un intervento del Sindaco di Brindisi Giovanni Antonino.
Il periodo festivo pasquale costituisce l'occasione per tracciare un bilancio delle attività portuali, con particolare riferimento al traffico passeggeri. Purtroppo, però, si tratta di un bilancio decisamente negativo. Il tutto, nonostante le dichiarazioni di intenti di tutti i livelli istituzionali territoriali, i programmi pieni di buoni propositi e le ingenti risorse di cui dispone l'Autorità Portuale. L'origine del costante calo di presenze può essere fatta risalire all'abbandono del nostro porto da parte dell'Adriatica Navigazione, a conferma di una verità lapalissiana che molti si ostinano a negare: sono i vettori a guidare il traffico, mentre i più importanti si indirizzano nei porti dove ci sono servizi efficienti ed a basso costo, oltre a strutture idonee a garantire la migliore accoglienza ai passeggeri. Tutte condizioni, queste, che sono più facilmente generabili in quei porti in cui i privati hanno assunto la gestione dei moli, garantendo unicità di interlocuzione. Chiunque decide di scalare a Brindisi, invece, si trova a dover fare i conti con corporazioni agguerrite, con servizi concessi in esclusiva e con la necessità di dialogare separatamente con piloti, ormeggiatori, portabagagli, società di rimorchio, spedizionieri, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, forze dell'ordine ed infine con agenti marittimi che fanno ben pochi investimenti per migliorare il loro servizio di assistenza.
Il Comitato Portuale del 5 maggio, allora, deve diventare l'occasione per sciogliere, una volta per tutte, i tanti nodi che tengono legato il nostro porto, chiarendo se, in che modo e in che tempi verranno realizzate le opere programmate (recupero del capannone Cianciola, restauro del capannone Montecatini, realizzazione della stazione marittima a Sant'Apollinare, terminal passeggeri a Punta delle Terrare, disinquinamento del Seno di Levante, spostamento dei serbatoi nafta), con quali modalità si intendono gestire le strutture innanzi elencate (Brindisi Turismo, Terra d'Otranto, bando pubblico per la ricerca di privati, ecc.), che forma di promozione si vuole attuare per rilanciare il ns. porto e, infine, che disciplina si intende dare al traffico di rinfuse (e in particolare al carbone) per evitare interferenze con il traffico passeggeri. Nel Comitato Portuale, come è noto, sono presenti tutti i livelli istituzionali che stanno elaborando l'accordo di programma per l'area di crisi di Brindisi. Il Comune già da tempo ha dichiarato che tale accordo di programma dovrà essere l'occasione di rilancio del nostro porto. Se anche la Regione Puglia, la Provincia e la Camera di Commercio avessero analogo intendimento, si potrebbe passare finalmente dalle parole ai fatti, ponendo fine alla ridda di voci, alla pratica dei progetti dell'ultima ora, al ricorso alla politica degli annunci che hanno caratterizzato, negli ultimi anni, la vita cittadina.
COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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