Brindisi, 09/09/2005

Comune e Provincia: c’è bisogno di maggiore collegialità

La posizione assunta dai rappresentanti delle massime istituzioni locali mette in evidenza la poca considerazione delle stesse istituzioni che Sindaco e Presidente della Provincia rappresentano e ancor meno considerazione nei confronti di tutti coloro che siedono tra i banchi dei rispettivi consigli e quindi dei partiti che essi stessi rappresentano.
In virtù di quella democrazia, tanto decantata sia da Mennitti che da Errico, la grave crisi occupazionale della città, meriterebbe un comportamento analogo a quello adottato per il rigassificatore.
E quindi se le due istituzioni vogliono, stabilendo percorsi comuni, essere più forti, avrebbero dovuto prima coinvolgere i rispettivi consigli comunale e provinciale, ma anche le forze politiche che rappresentano.
Non si può esimere da questo. A farne le spese è la Politica brindisina, quella con la P maiuscola e quel che è peggio le regole della democrazia.
Se a questo quadro si aggiunge anche la frattura che questa mattina i rappresentanti sindacali, hanno ancora una volta rilanciato, è fin troppo chiaro che ci troviamo di fronte non ad una unione di intenti ma a strade che procedono parallelamente e che non si incontreranno mai.
Se voi foste nei panni dei rappresentanti di governo, che ogni giorno ricevono richieste di convocazioni, ora da un gruppo di sindacati, poi dal presidente della provincia, poi con l’intervento di un parlamentare di centrodestra e poi di alcuni del centrosinistra, cosa pensereste di un territorio che non riesce ad esprimere un’unica voce su un argomento che è il primo della vita di un territorio come è il lavoro?

Testo di Elda Donnicola
dal Tg di Puglia Tv del 09.09.05