Francavilla Fontana, 16/09/2005
Nigeriana arrestata per estorsione verso una connazionale
Si è conclusa con un arresto e sei denunce in stato di libertà quella che ad un automobilista era sembrata una banale lite tra prostitute. Era stata questa, infatti, la segnalazione pervenuta al 112 da parte di un ignaro cittadino che vedendo litigare tre giovani donne di colore sulla complanare della SS.7 “Appia”, all’altezza del cavalcavia per Oria, ove si trovavano verosimilmente per prostituirsi, aveva avvisato i Carabinieri all’utenza telefonica nazionale. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana, invece, che sono prontamente intervenuti ed hanno condotto le ragazze in Caserma per gli accertamenti del caso, hanno ricostruito un’inquietante vicenda, di quelle solitamente alla base di ogni singola storia di queste persone, arrivate in Italia chissà come e chissà con quale escamotage, ma di certo con la prospettiva di un lavoro sicuro, certo non quello più antico del mondo.
La storia, poi, è sempre la stessa. Qualcuno, J.O., 33 anni, in questo caso, si impossessa del suo passaporto ed il ricatto parte immediatamente: “ora lavori per me! Se rivuoi indietro i documenti dovrai restituirmi 20, 30 mila euro”. P.O., 29 anni, un corpo statuario, scuro come l’ebano e come la notte che ha nel cuore, quei soldi potrà farli presto e, quindi, comincia la sua vita sulla strada. Ma ad un certo punto si ribella. Stanca di “lavorare” per terzi, cambia zona. Non le interessano più i suoi documenti. Tanto, quando la fermeranno, fornirà delle nuove generalità e, comunque, il rischio di incappare nei controlli delle Forze di Polizia ci sono lo stesso. Dopo alcuni mesi, però, la sua sfruttatrice la rintraccia. La minaccia ancora. “Anche qui comando io. O vai via o devi darmi una parte del tuo guadagno”. Le minacce si ripetono. Ieri, alla fine, per darle un segnale forte, per essere sicura che obbedisca alle sue disposizione “le affianca” una ragazza, Nancy, che i suoi ordini li rispetta, eccome. Anche questa, una volta rimaste sole, ripete le minacce di J.O., anche nei confronti di una sua amica, dalla quale si era fatta accompagnare sul “posto di lavoro” proprio per evitare spiacevoli situazioni. Ma Nancy non è la sua aguzzina, non le incute lo stesso timore, e reagisce. Da qui la breve colluttazione che l’automobilista aveva segnalato al 112.
Nancy viene arrestata per estorsione in concorso e favoreggiamento della prostituzione, gli stessi reati che vengono contestati a J.O. che, verrà poi accertato nell’ambito degli accertamenti esperiti dai Carabinieri, è aiutata nell’opera di “reclutamento” delle ragazza da avviare alla prostituzione, altri due cittadini nigeriani, F.I. e N.I., questi, però, ancora in corso di completa identificazione, ma ugualmente denunciati solo per il favoreggiamento e lo sfruttamento aggravato della prostituzione in concorso con la stessa J.O..
Le indagini dei Carabinieri sono andate anche oltre. Tutte e tre sono state denunciate a piede libero per la violazione delle norme contenute nel “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero", per avere omesso di esibire il passaporto o un altro qualsiasi documento di identificazione (i documenti forniti dalle ragazze identificate erano tutti rigorosamente in fotocopia – gli originali vengono trattenuti dai loro sfruttatori) e, poiché la loro ulteriore presenza in questo centro si è rivelata altamente compromettente per la moralità pubblica ed il buon costume, sono state tutte proposte affinché venisse emesso nei loro confronti il Foglio di Via Obbligatorio con diffida di far ritorno nel Comune di Francavilla Fontana.
COMUNICATO STAMPA Regione Carabinieri Puglia
Compagnia di Francavilla Fontana
Nucleo Operativo e Radiomobile
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