Brindisi, 26/04/2003
Il forum Ambiente Salute e Sviluppo scrive al Sindaco sul rischio di incidenti rilevanti
Il Forum Ambiente, Salute e Sviluppo ha inviato una lettera aperta al Sindaco di Brindisi Giovanni Antonino riguardo gli adempimenti previsti dalle norme sul rischio di incidenti rilevanti. Questo il testo integrale della missiva.
"Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Brindisi ha avviato il confronto istituzionale sull’elaborato tecnico “rischio di incidenti rilevanti” ( R.I.R).
Come è noto il R.I.R. è stato prescritto dal decreto 9/5/2001 del Ministero dei Lavori Pubblici, provvedimento che ha per oggetto l’individuazione dei “requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidenti rilevanti” e soggetti agli obblighi di cui agli articoli 6 – 7 e 8 del D.L. 334 del 17/8/99 più conosciuto come decreto “Seveso due”.
Le è certamente presente che i Sindaci, oltre a tener conto dei R.I.R. sulla pianificazione urbanistica, devono anche fondare il rilascio o il diniego di concessioni edilizie di nuovi impianti relativi a modifiche di quelli esistenti sull’esito delle verifiche “degli elementi territoriali ed ambientali vulnerabili” e sulle risultanze della valutazione da parte delle autorità competenti in ordine alle compatibilità di sicurezza.
Si tratta evidentemente di adempimenti prescritti dalla legge a tutela delle collettvità interessate che vanno puntualmente effettuati: confidiamo perciò che, tenendo anche conto dei ritardi finora registrati, Lei ponga ogni impegno perché quanto normativamente disposto venga attuato.
Ma c’è un altro problema di fondamentale e drammatica importanza sul quale desideriamo richiamare la Sua attenzione.
Abbiamo qualche mese addietro sollevato il problema dell’attuazione della normativa che prescrive misure per la tutela delle popolazioni residenti in zone esposte a gravi rischi di incidenti industriali.
Il Prefetto di Brindisi, con una sua nota del 18/2/2003 faceva presente che “non si è ancora in grado di provvedere” alla redazione del piano di emergenza esterno “perché il competente Comitato Tecnico Regionale non ha ultimato il complesso esame di valutazione dei rapporti di sicurezza e rassegnato il competente parere tecnico” . Per parte sua, l’Ispettorato Regionale dei Vigili del Fuoco, in qualità di Presidente del Comitato Tecnico Regionale, rispondendo ad una nostra reiterata richiesta con una nota del 16 aprile corrente che mettiamo a Sua disposizione, ci ha comunicato che il gruppo di lavoro del predetto Comitato “soltanto da alcuni mesi è stato messo in condizione di esaminare quanto pervenuto e, probabilmente, si può ipotizzare la conclusione del lavoro entro il corrente anno” .
Nella stessa nota l’Ispettore ha poi aggiunto che per gli stabilimenti di cui all’art. 8 al D.L.vo 334/99 “la Prefettura di Brindisi potrà redigere il piano di emergenza esterna sulla scorta delle informazioni fornite dal gestore precisando che la stessa Prefettura ”potrà tener conto delle direttive del Dipartimento della Protezione Civile del 18/1/94 che ha emanato le linee guida per la pianificazione dell’emergenza esterna”.
Mentre tutto questo avviene la popolazione brindisina continua, dopo anni di inerzia, a rimanere esposta al rischio di incidenti industriali senza che siano state adottate le misure di difesa necessarie.
Le chiediamo perciò, signor Sindaco, di intervenire in qualità di garante dei diritti e degli interessi della comunità cittadina, perché Brindisi possa finalmente avere, sia pure con grave ritardo, i piani di allertamento e di emergenza prescritti dalla legge."
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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