STP scagionata dall'accusa di comportamento antisindacale
Con sentenza del 20 settembre 2005 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Brindisi ha ritenuto corretto l’operato della Società Trasporti Pubblici Brindisi SpA in merito ad un presunto comportamento antisindacale.
La FIASA CISAL autoferrotranviari della Provincia di Brindisi in data 30 dicembre 2004 aveva proposto ricorso presso il Tribunale di Brindisi sez. Lavoro chiedendo che venisse ordinato alla STP la cessazione del comportamento ritenuto antisindacale con il conseguente ricalcolo delle ore annue fruibili per permessi sindacali retribuiti.
La Società Trasporti Pubblici ha sostenuto il pieno rispetto delle prerogative sindacali dei lavoratori, avendo sempre ispirato a tale principio la propria gestione, coniugandola sempre con il servizio pubblico che si andava ad erogare e con le necessità organizzative aziendali.
Il Giudice del lavoro ha stabilito infatti che le scelte organizzative adottate per far fronte ad una carenza di organico non ledono i diritti sindacali e che i riscontri prodotti dalla FIASA CISAL sono risultati privi di supporto probatorio. Egli nel confermare che la STP ha rispettato le prerogative sindacali, concedendo correttamente le ore per permessi nei periodi in esame, ha rigettato in toto il ricorso condannando la FIASA CISAL al pagamento delle spese processuali.
La Società Trasporti Pubblici di Brindisi consapevole di aver impostato e mantenuto una corretta gestione del rapporto con il sindacato, continuerà ad impegnarsi nel dialogare con le parti sociali, nel reciproco rispetto dei ruoli, con l’obiettivo di rendere il servizio sempre più qualitativamente adeguato agli standard nazionali nell’ottica del cittadino/utente principale destinatario dei servizi STP.