Brindisi, 27/09/2005
Commissione morti bianche: Di Schiena deluso dal trattamento ricevuto
Durante l’udienza della Commissione parlamentare per gli infortuni e le morti bianche svoltasi in Prefettura il 26 settembre mi è stato concesso, dopo una lunga attesa, uno spazio, oramai molto ristretto in considerazione della residua disponibilità di tempo, per esporre il contributo del Forum Ambiente Salute e Sviluppo invitato all’incontro.
Nel mentre stavo leggendo una brevissima annotazione contenuta nella richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Brindisi per la procedura relativa all’inchiesta sulle morti e le malattie che si assumono conseguenti all’esposizione dei lavoratori al cloruro di vinile monomero, sono stato ripetutamente interrotto ed invitato sbrigativamente a concludere dal Presidente della Commissione, visibilmente infastidito.
Ho cercato di far presente che la citazione era unicamente rivolta ad invocare una fonte istituzionale a conferma della estrema gravità della situazione ambientale di Brindisi e ho tentato di chiarire che il mio intervento era inteso a chiedere alla Commissione di rendersi interprete presso il Governo della pesantezza del caso-Brindisi perché il locale disagio ambientale non sia aggravato dalla realizzazione di ulteriori impianti pericolosi (come il progettato impianto di rigassificazione) e perché vengano possibilmente adottate misure politico-amministrative rivolte a migliorare la lamentata situazione.
Ho cercato anche di far presente che le condizioni ambientali ed i drammi di Brindisi potrebbero forse consigliare l’adozione di misure legislative rivolte a ridurre gli infortuni e le morti bianche ed a rendere meno difficoltosa la domanda di giustizia da parte delle vittime, una domanda che spesso rimane senza adeguata risposta.
Il mio tentativo non ha sortito alcun effetto e mi è stata in pratica tolta la parola impedendomi di pervenire ad una argomentata e rapida conclusione. Esprimo amarezza e delusione per il trattamento riservato a me ed alla mia associazione rilevando che il Presidente della Commissione non mi avrebbe dovuto privare del diritto di esporre serenamente e compiutamente la mia tesi pur, in ipotesi, considerandola non condivisibile o non accoglibile.
Michele DI SCHIENA
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