Ostuni, 28/09/2005
Scoperta vasta piantagione di marijuana. Due arresti
Se non fosse stato per l’ingente quantitativo si sarebbe potuto dire che la coltivazione fosse a “conduzione familiare”, nel senso che la gestione era a cura di una coppia di coniugi di Ostuni, ma del fabbisogno ordinario , e tanto meno, non ne aveva assolutamente i caratteri.
L’importante scoperta dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana, è stata possibile grazie ad una fitta serie di controlli effettuati dai militari nei giorni scorsi, nel corso dei quali erano stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo, per uso personale, alcuni giovani francavillesi.
I successivi accertamenti e la costante attività info-investigativa propria dei Reparti dell’Arma ha permesso poi di venire a conoscenza che la sostanza stupefacente consumata in questo Centro ed in quelli limitrofi, poteva provenire dalla zona a nord di questa giurisdizione territoriale e più precisamente dal Comune di Ostuni, ove addirittura era data la presenza di una vera e propria serra adibita alla coltivazione della canapa indiana.
La notizia non veniva sottovalutata atteso che, proprio nella stessa zona, non più tardi di circa dieci mesi addietro (in Villa Castelli) venne operato un ingente sequestro di marijuana, occasione in cui vennero tratti in arresto due ragazzi, di cui uno minorenne. Le stesse informazioni, inoltre, indicavano il produttore e lo spacciatore in tale Giuseppe SEMERARO, 38enne di Ostuni, già pregiudicato per reati concernenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Al fine di verificare l’attendibilità della notizia poco prima acquisita, pertanto, personale dipendente procedeva alla localizzazione della sua abitazione ubicata nelle campagne dell’agro di Ostuni e precisamente in quella c.da “Tamburroni”, al fine di procedere a perquisizione domiciliare. Al termine delle operazioni, in effetti, venivano rinvenuti già nell’abitazione, ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo canapa indiana, nonché hashish in piccole quantità, quello si verosimilmente per uso personale giacchè era custodito in una piacevole “tabacchiera” in argento, trovata indosso all’uomo.
Nel particolare, all’interno dell’abitazione, e precisamente in uno stanzino adibito a dispensa alimentare, venivano rinvenute, impilate, numerose cassette in plastica e legno ricolme di sostante stupefacente del tipo canapa indiana, già essiccata e pronta per la commercializzazione clandestina, particolare questo che ha fatto si, che nell’animo degli investigatori, si materializzasse l’idea che anche la convivente, Maria Italia ZURLO, 34enne incensurata e madre di tre figli in tenera età, non poteva essere all’oscuro dell’attività di vivaista posta in essere da SEMERARO, anzi che fosse, vista la mole di lavoro necessaria per condurre le varie fasi di crescita e trattamento delle infiorescenze, una collaboratrice attiva e consapevole del suo convivente.
In altre stanze, inoltre, venivano rinvenuti anche alcuni contenitori in vetro contenenti la stessa sostanza.
A seguire, poi, quando la perquisizione ha interessato anche le serre adiacenti l’abitazione, la sorpresa più grossa. In un vivaio venivano rinvenute circa 100 piante di canapa indiana, tutte alte circa 3-4 metri, del peso ci circa kg.5 ciascuna, per un peso complessivo di circa kg. 500.
Nella stessa circostanza si aveva modo di appurare che le piante erano sistemate su tre filari lunghi circa 20 metri all’interno di una serra dotata di appropriato impianto irriguo e quant’altro necessario per la conduzione ottimale dell’attività di produzione e coltivazione di piante.
Logicamente la sostanza stupefacente rinvenuta all’interno dell’abitazione, nonché tutte le piante, nella circostanza estirpate dal personale operante, veniva sottoposta a sequestro in attesa delle analisi peritali che l’A.G., nella persona del Sost. Proc. dr Milto Stefano DE NOZZA, ordinerà e che disponeva, nel frattempo, ma dopo le formalità di rito, la traduzione di Giuseppe SEMERARO presso la Casa Circondariale di Brindisi e della donna presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliare, proprio per assolvere ai preminenti compiti di madre.
COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA - COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA -
NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE
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