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Brindisi, Cocaina: a Brindisi il progetto Zorba



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Brindisi, 29/09/2005

Cocaina: a Brindisi il progetto Zorba

Gli operatori del progetto Zorba, vista la rilevanza che nell’ultima settimana ha incontrato l’episodio avvenuto a Genova, dell’arresto di un noto attore televisivo e del decesso di una sua amica ed ospite a causa del possesso di cocaina, si sono interrogati sulle valutazioni che di questo avvenimento vengono fatte sia all’interno dell’opinione pubblica in generale, sia nella popolazione giovanile in particolare.

Il progetto Zorba è un progetto triennale di ricerca/intervento riguardo alle abitudini degli adolescenti (16/25 anni) della provincia di Brindisi, in relazione al consumo di alcool e droghe.
Il progetto, presentato dall’Ente Ausiliario Coop. Soc. “Solidarietà e Rinnovamento”, è stato approvato nel 2002 dalla Regione Puglia - Assessorato alla Sanità e Servizi Sociali, allo scopo di attivare interventi di prevenzione dei rischi per la salute correlati ai comportamenti di uso e abuso di sostanze psicotrope. Le figure professionali impegnate nel progetto sono: educatori, sociologi, psicoterapeuti, operatori di strada.

Dalle ricerche effettuate nel territorio brindisino negli ultimi due anni sull’argomento, è emersa una forte crescita del consumo di cocaina ed una sua relativa diffusione anche tra i più giovani, che è trasversale anche rispetto al ceto sociale di provenienza.
Tanto i testimoni privilegiati intervistati (D.J, P.R., Gestori di locali, operatori sociali, consumatori, insegnanti), quanto i ragazzi incontrati nelle attività realizzate negli istituti di istruzione superiore e nei luoghi di ritrovo, hanno confermato che, a causa di una maggiore frammentazione dello spaccio, è più facile trovare la sostanza anche in piccole quantità, e questo consente a piccoli gruppi di ragazzi di sostenerne il costo e di considerare l’uso come una delle voci di spesa del divertimento e dello stare insieme.

Non è più un consumo esclusivamente d’èlite, legato ad un’ampia possibilità di spesa, pur restando, nell’immaginario, uno status symbol. Il consumo di cocaina viene collegato ai modelli di maggior successo proposti dal cinema, dalla televisione e anche dallo sport: l’episodio di Genova, oltre a quello della top model inglese di cui i giornali parlano diffusamente in questi giorni, sono soltanto gli ultimi di una lunga serie che si sono succeduti e che hanno coinvolto anche alcuni uomini politici di rilievo nazionale.

Si ritiene che forte sia, da questo punto di vista, la spinta all’emulazione di un comportamento che, anche se in apparenza stigmatizzato, sembrerebbe quasi tollerato. Dei molti personaggi noti che hanno avuto problemi con la sostanza, si è infatti occultata la problematicità legata alla dipendenza, l’eventuale percorso terapeutico e le alterazioni comportamentali legate all’uso, riabilitandone l’immagine, magari a distanza di tempo.

A fronte dell’ampia visibilità data ai personaggi coinvolti negli episodi di cronaca legati al consumo e alla vendita, mancano momenti di approfondimento serio riguardanti le conseguenze che l’uso della sostanza provoca nel lungo periodo, creando un effetto devastante nella percezione che l’opinione pubblica, ed i giovani in particolare, si formano del problema.
I giovani che si approcciano alla sostanza, sempre più numerosi, non hanno la possibilità di venire a conoscenza della sua reale pericolosità, se non sperimentandola sulla propria pelle!

SPECCHIETTO INFORMATIVO SULLA COCAINA

Descrizione: Alcaloide, euforizzante, eccitante, anestetico locale, antifatica.

Sembianze adottate: Polvere bianchissima e cristallina.
Contenuto e composizione chimica: La Cocaina cloridrato è un composto chimico derivato dalla lavorazione della pianta Erythroxylon coca.

Modalità di assunzione: aspirazione nasale in polvere bianca, masticazione delle foglie, per endovena, fumata.

Tempi di azione: Se sniffata dopo pochi minuti, se fumata immediatamente.

Durata effetto: Dai 30 ai 90 minuti.

Azione: aumenta la produzione di dopamina e noradrenalina, neurotrasmettitori che provocano eccitazione ed euforia.

Effetti: Euforia, diminuzione del senso di fatica, sensazione di grande lucidità mentale e di invulnerabilità, riduzione del bisogno di mangiare e dormire, accentuazione delle percezione auditive e visive.

Effetti collaterali indesiderati: Tachicardia, aumento della pressione arteriosa, aumento delle reazioni di difesa. Può provocare ansia, attacchi di panico, allucinazioni, collasso, depressione respiratoria.

Effetti di uso prolungato nel tempo: tremori, dimagrimento, pallore, secchezza delle fauci, midriasi (pupille dilatate), rallentamento e fatica nel movimento della deglutizione, allucinazioni, sonnolenza, ulcerazioni del setto nasale (se aspirata), irritabilità, frequente comparsa di deliri persecutori, reazioni depressive e stato confusionale, cedimenti nella memoria, sostituzione dell’affettività con forme di apatia e di indifferenza, comparsa di ansia incontenibile e di oscillazioni dell’umore. Può provocare dipendenza sia fisica che psichica e può provocare sindrome da astinenza. Può determinare overdose che potenzialmente può essere mortale.

Effetti di sovrapposizione di altre sostanze: devono essere assolutamente evitate.

Interventi in caso di malessere: Chiamare il 118. L’assunzione può provocare un infarto. L’overdose può essere mortale per paralisi respiratoria.

Rapporto con la legge: la Legge italiana (DPR 309/90) inserisce la cocaina nella tabella farmacologica 1., quella delle droghe pesanti, come l’eroina. Sanzioni amministrative per uso personale, reclusione per vendita, acquisto e possesso per uso non personale.

Web Site Progetto Zorba clicca qui


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