Brindisi, 03/10/2005
Cisl: le mani sull'Arsenale, quale futuro per i lavoratori?
Il 4-5-6 ottobre si svolgerà a Taranto, organizzato congiuntamente dalla Marina Militare e dai più grandi gruppi industriali presenti nel Ministero della Difesa, il 7° Simposio della Logistica e Qualità: nuove strategie di supporto logistico per lo strumento navale che evolve.
Il silenzio che precede il convegno stride con il fragore che invece suscita la sua dimensione organizzativa, il numero e le qualità dei presenti (Capo di Stato Maggiore della Marina, Fincantieri, Finmeccanica, Otomelara, ecc) ma soprattutto il contenuto degli argomenti affrontati.
Appare infatti evidente dalla semplice lettura dell’ordine dei lavori qual è il leit-motiv di questa tre giorni: “integrazione dell’industria nazionale nella gestione delle manutenzioni”,”evoluzione della logistica verso un modello globale”,”la manutenzione globale quale strumento di miglioramento dei processi logistici”,”Outsourcing della manutenzione, criteri per la decisione”, insomma si delinea l’ipotesi di una presenza debordante dell’industria privata in tutte le fasi delle manutenzioni.
Altrettanto evidenti sono l ricadute sul personale civile insistente sul territorio e direttamente dipendente dal Ministero della Difesa, con particolare riguardo all’Arsenale di Brindisi e Taranto, laddove si radicasse (come sembra, lentamente ma inesorabilmente), l’orientamento che alla vigilia del convegno sembra pervadere tutti i suoi partecipanti.
Rileviamo, a quanto ci risulta, il mancato coinvolgimento delle forze politiche e sindacali, come se un’adunata (anche se annualmente itinerante) mascherata da una sua natura esclusivamente tecnica, non dovesse interagire con le forze sociali.
L’assenza completa di notizie, il clima di confusione che sovrintende il programmato finanziamento delle infrastrutture dell’area industriale, la mancanza di investimenti in tecnologie e sulla formazione del personale civile sono facili alibi per soluzioni che verrebbero presentate come inevitabili.
E’ alla firma il Decreto che prevede dal 01/01/2006 la soppressione di Maricommi Brindisi e le notizie che giungono dall’Agenzia Industrie Difesa e da Marinarsen La Maddalena, dove si palesano decisioni unilaterali ed accordi diretti con società private, sembrano ulteriori tasselli legati da un unico filo conduttore, che ci inducono a richiedere con rinnovato vigore l’intervento a tutti i livelli della CISL e di tutto il fronte politico e sindacale affinchè non vengano assunti decisioni ed orientamenti tali da mettere in discussione il futuro lavorativo di interi territori
Enrico Latini Luigi Verardi Segreteria Territoriale CISL FPS
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