Bari, 04/10/2005
Cappellini: “l’azione di governo è nel solco culturale del nostro partito”
“Tutta l’azione del governo regionale è nel solco culturale della Margherita”. E a spiegare alla stampa cinque mesi di lavoro, quello che si è fatto e quello che si deve fare a breve, tutti i vertici del gruppo politico: dal presidente, Vincenzo Cappellini al coordinatore regionale, Gero Grassi, agli assessori Enzo Russo e Guglielmo Minervini e i consiglieri Pina Marmo, Michele Pelillo e Dario Stèfano.
L’esordio per la sanità: “il problema dei problemi” lo ha definito Cappellini, ma sul quale Vendola ha dimostrato di mantenere fede ai patti: “più del 70% della popolazione usufruisce della esenzione dai ticket sanitari, un risultato ottenuto attraverso l’innalzamento della soglia di reddito da 12.000 a quasi 25.000 euro”.
Ma le valutazioni positive sulla sanità, non si fermano solo sulla questione dei ticket, il vero buon risultato, il governo di centrosinistra lo ha ottenuto ponendo al centro delle scelte sulle politiche sanitarie il “diritto alla salute” incentivando i servizi di base e quindi quelli territoriali. “La persona è al centro delle nostra scelte – ha detto Cappellini – e questo si evince anche dal documento finanziario sulla sanità”.
Il capogruppo della Margherita insiste sulla sanità legittimando anche le scelte dei direttori generali “nel segno della qualità e della competenza personale sulla materia specifica, senza nascondere dietro il dito talvolta anche l’appartenenza politica che non è un fatto scandaloso”.
Anni di immobilismo del centrodestra sono stati scossi in due settori strategici, così come hanno spiegato gli assessori al personale e all’agricoltura.
“Non ci può essere il decentramento cui noi puntiamo – ha detto Minervini – senza una razionalizzazione anche dell’apparato burocratico”. L’assessore ha sottolineato che l’operazione “Mar Rosso” volge al termine ed ha ottenuto risultati eccellenti: “innanzi tutto quello di tamponare il disastro che la cosiddetta rottamazione – esodo rischiava di provocare alla macchina regionale e poi la riqualificazione di risorse umane per anni mortificate, talvolta addirittura abbandonate”.
Prossimo impegno di Minervini una delibera di indirizzo sul decentramento con il riconoscimento delle attività che la Regione intende consegnare alle Province e agli enti locali.
Anche in agricoltura si è realizzata “l’azione di risveglio” di un settore che per anni procedeva senza regole. “Non esiste una legge organica per le politiche agricole – ha detto l’assessore Russo – ma soprattutto ho preso atto di interventi realizzati in passato senza alcuna ricaduta sul territorio, tutti in nome di un principio clientelare”.
Alla consigliera Marmo il compito di parlare della famiglia e della legge esistente che “merita un approfondimento”, partendo comunque dal presupposto che “se si parla di famiglia si intende quella fondata sul matrimonio”. E sulla questione delle coppie di fatto Pina Marmo ha sottolineato che l’Unione non ha mai assunto posizioni definitive, perché non c’è stato ancora un dibattito fra le forze politiche che compongono la coalizione: “dobbiamo ancora riflettere ed approfondire l’argomento”.
Chiare e senza indugio le risposte del coordinatore Grassi su due questioni politiche: la posizione della Cisl regionale sulla sanità e le presunte migrazioni nella Margherita. Ce n’è per tutti. “Siamo insoddisfatti del segretario regionale della Cisl” ha detto Grassi in risposta alla posizione critica di Mery Rina sui ticket sanitari. Grassi ha ricordato che la segretaria regionale ha taciuto “nell’era Fitto” dando ad intendere che condivideva le scelte dell’ex governatore pugliese, “ora farebbe bene a riconsiderare la sua posizione soprattutto alla luce di quanto pensa la base dei suoi iscritti che è schierata con noi”.
E poi alle possibili new entry nella Margherita un avviso: “il nostro è un partito aperto ma i posti a sedere sono esauriti, occorre un periodo di praticantato per coloro che hanno partecipato alla campagna elettorale in un’altra coalizione”.
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