Abbiamo letto dichiarazioni del Presidente della Provincia e del Sindaco di Brindisi, interventi sindacali e note di partiti politici con diverse valutazioni sugli sviluppi del percorso che dovrebbe portare alla sottoscrizione delle convenzioni tra gli Enti locali e le società elettriche. C’è bisogno di chiarezza e perciò riteniamo di dover porre alle Amministrazioni e alle forze politiche locali alcune domande.
• Il documento tecnico redatto dai consulenti, che contiene indicazioni in ordine a misure per limitare gli effetti inquinanti degli impianti, è politicamente condiviso in toto o si appalesa come un complesso parere esposto a rilievi critici che meritano adeguata valutazione in sede politica?
• Dal momento che tale documento non contiene (per i quesiti ai quali risponde) alcuna considerazione in ordine alla qualità e quantità del combustibile bruciato che ammonta oggi ad 8 milioni di tonnellate di carbone l’anno, quali sono gli orientamenti degli Enti locali chiamati a discutere ed a valutare i contenuti delle convenzioni?
• Ed infine i responsabili delle Amministrazioni locali, qualora ritengano – come noi riteniamo – che sia fondamentale per le convenzioni il discorso sulla qualità e quantità del combustibile utilizzato, si sono accertati se da parte delle società elettriche vi sia una disponibilità alla trattativa anche su questo punto o se invece c’è da registrare in merito una pregiudiziale chiusura?
I cittadini hanno bisogno di conoscere le scelte politiche sulla questione energetica per valutare se esse sono in linea con gli interessi delle popolazioni locali e se risultano coerenti con gli impegni elettorali assunti.
COMUNICATO STAMPA
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