Brindisi, 22/10/2005

Sicurezza Stradale: la Sen. Stanisci scrive ad Errico

Dopo l’ultimo tragico episodio in cui hanno perso la vita 3 giovani brindisini, la Sen. Rosa Stanisci ha inviato una lettera al Presidente della Provincia di Brindisi Michele Errico, riproponendo il problema della sicurezza stradale nella nostra provincia.
Di seguito il testo integrale della missiva:

Egregio signor Presidente,
la città di Brindisi ha partecipato nei giorni scorsi al lutto delle tre famiglie colpite dalla morte di tre ragazzi giovani, nel fiore degli anni, ma nulla può colmare il vuoto lasciato nel cuore dei genitori, né può esserci consolazione alcuna.

Tuttavia occorre stare vicini a queste persone, la cui sensibilità li porta ad essere genitori di altri ragazzi ed a preoccuparsi della vita di tutti i giovani. È di questa mattina l’appello accorato che il signor Teodoro De Virgilio, padre di una delle tre vittime, rivolge alle Autorità del territorio perché vengano adeguate le strade ed ai giovani perché siano più prudenti nella guida.
Mi sento di condividere questo appello, egregio signor Presidente, e per questo, nel ricordare le numerose vittime che hanno insanguinato la strada Brindisi - San Vito già solo nell’ultimo anno, mi rivolgo a Lei perché, conoscendo la Sua sensibilità umana, che La porta a partecipare a tutto ciò che accade nel territorio, voglia guardare con attenzione al problema della salvaguardia di quanti, studenti, lavoratori, cittadini, rischiano la vita tutti i giorni su quella strada, che presenta numerosi tratti estremamente pericolosi , che è necessario far monitorare da tecnici esperti.

Sono sicura che questo problema Le sta molto a cuore e che anche per Lei gli interventi di prevenzione sono non solo necessari , ma anche doverosi per la salvaguardia di tante vite umane.
È un debito che tutti noi abbiamo nei confronti delle vittime alle quali, se non possiamo restituire la vita, dobbiamo almeno rivolgere un pensiero, consapevoli del fatto che gli incidenti si possono e si devono prevenire per impedire che altre famiglie piangano per le giovani vite spezzate. Per questo anch’io ritengo giusto rivolgermi proprio ai giovani perché non facciano delle macchine uno strumento di morte e le usino con prudenza e senza inutili e pericolose corse.

Sen Rosa Stanisci