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Aversa, 25/10/2005
Firmata convenzione della Rete Urban, Brindisi tra i 42 firmatari
Sollecitare l’attenzione delle istituzioni nazionali e comunitarie sulle politiche urbane, formulando proposte d’intervento legislativo e finanziario adeguato; rafforzare la posizione negoziale delle città nelle diverse sedi istituzionali, sia nazionali che europee; promuovere studi, ricerche e incontri nel campo delle politiche urbane integrate soprattutto in riferimento all’individuazione di strumenti innovativi; promuovere scambi di esperienze e di buone pratiche tra le città; consentire la cooperazione, lo scambio e il dialogo tra le città che hanno attuato e attuano programmi di riqualificazione, di rigenerazione e di sviluppo socio-economico, promuovendo iniziative comuni in grado di dare la più ampia visibilità alle problematiche urbane e dare voce al territorio.
Sono questi gli importanti obiettivi della Rete delle 42 Città Urban che è stata sottoscritta oggi proprio ad Aversa. Aversa, Bagheria, Bari, Bitonto, Brindisi, Cagliari, Caltagirone, Campobasso, Carrara, Caserta, Catania, Catanzaro, Cava dè Tirreni, Cinisello Balsamo, Cosenza, Crotone, Ercolano, Foggia, Genova, Lecce, Livorno, Messina, Milano, Misterbianco, Mola di Bari, Napoli, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Rovigo, Salerno, Savona, Seregno, Settimo Torinese, Siracusa, Taranto, Torino, Trapani, Trieste, Venaria Reale, Venezia sono i comuni che aderiscono alla rete con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rappresentato oggi dal direttore PietroAntonio Isola.
La firma della convenzione è stata preceduta da un confronto-dibattito, moderato dal giornalista Nando Santonastaso. Hanno partecipato: il sindaco Domenico Ciaramella, l’assessore competente Isidoro Orabona, il sottosegretario alla giustizia Pasquale Giuliano, Carmine Gambardella, Giancarlo Atza, Sabina Martusciello per la Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli, Mario Mustilli e Mario Sorrentino per la Facoltà di Economia della Sun. Uni.te.mi.ca, la carta digitale di tutto il territorio comunale, in cui i diversi strumenti realizzati dall’amministrazione comunale per il recupero del territorio (piano regolatore generale, piano di recupero del centro storico, Contratti di Quartiere, Piano di recupero Urbano, Pit) dialogano tra di loro, attraverso una piattaforma dinamica e un data-base relazionale, e che permette, con un solo click sulla tastiera del computer, di accedere ad informazioni di tipo urbanistico, storico, architettonico (comprese le modifiche apportate agli edifici nel corso della loro storia), economico, fisico-chimico, di inquinamento, strutturale, sociologico, legislativo di qualunque struttura, privata e pubblica, presente sul territorio; Mi.crel il sistema gratuito di supporto all’imprenditoria giovanile; Do.crel per incrementare l’occupabilità femminile; l’importanza della filiera della conoscenza, come momento imprescindibile per la modificazione del territorio; i giovani come vettori di positività. Sono questi gli argomenti affrontati dagli illustri relatori di un dibattito che è stato vivace e costruttivo.
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