Brindisi, 27/10/2005
Rigassificatore: saltano i rapporti fra Comune e Capitaneria di Porto
Il Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti ha indirizzato una nuova missiva al Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi in relazione ad una comunicazione ((clicca qui)
che lo stesso Comandante Cianci ha fatto recapitare in data odierna al primo cittadino.
Di seguito il testo integrale:
Signor Comandante,
è la seconda volta che Lei interpreta in chiave personale una iniziativa che il Comune assume a tutela degli interessi della città, in piena sintonia peraltro con gli altri enti provinciali e comunali ai quali compete il dovere istituzionale di rappresentare le popolazioni amministrate. E’ una chiave di lettura che contesto con forza, perché dovrebbe intendere una volta per tutte che a Lei fanno capo competenze burocratiche, a me è affidato dalla volontà popolare il compito di amministrare il territorio, di tutelarlo da tentativi di scempio, di garantirgli un futuro di sviluppo. Nella vicenda del rigassificatore di cui è questione, pur considerando che possano esservi aspettative imprenditoriali, legittimamente sostenute dal punto di vista aziendale, è evidente che le stesse debbano essere contrastate con vigore, altrettanto legittimamente, ove si mostrino foriere di rischi per la salute pubblica ed incompatibili con le ipotesi di sviluppo programmate da questa Amministrazione.
Per tradurre tutto questo in termini comprensibili a chiunque, intendo dire che Lei fa il suo mestiere ed io attendo al mio dovere.
Riservi a se stesso consigli se impegnarsi o astenersi su qualsiasi iniziativa: non ha titolo, competenza, autorità né istituzionale né personale per rivolgere al Sindaco della città inviti di nessun genere.
Spetta a me decidere, nel quadro della strategia di difesa degli interessi della città, quali atti porre in essere, in quale forma, a chi indirizzarli. Quando sono indirizzati a Lei, il Suo compito non è quello di infastidirsi, ma di valutarli. Se manifesta fastidio, la conseguenza è che Lei perde la condizione di obiettività.
C’è un passaggio della Sua lettera nella quale attribuisce ad una nostra istanza, che nella forma tecnico-giuridica si chiama “diffida”, il senso di “minacciosa intimidazione” a compiere atti illegittimi. E’ il caso che rappresenti ad un funzionario dello Stato la opportunità di usare le parole tenendo ben presente il contesto sociale e culturale del territorio nel quale è chiamato ad operare. A Brindisi abbiamo molti problemi con i quali ogni giorno dobbiamo fare i conti, ma l’intimidazione – soprattutto quella collegata alle ricadute sociali – l’abbiamo sempre subita. Ora non lo vogliamo più..
Le comunico che da oggi Lei non è più nostro interlocutore.
Il Sindaco Domenico Mennitti
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