Brindisi, 28/10/2005
Previdenza agricola: 8 ore di sciopero contro le proposte del Governo
Le segreterie Nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, al termine della riunione del tavolo agro-alimentare svoltasi in data 26.10.2005 a palazzo Chigi, hanno deciso di proclamare per il
7 NOVEMBRE 2005
SCIOPERO GENERALE DEL SETTORE AGRICOLO
Con le seguenti motivazioni:
1) Il Governo ha annunciato di voler presentare il prossimo 8 novembre, attraverso un maxi emendamento alla legge finanziaria 2006, la sua proposta di riforma della previdenza agricola.
Sul piano del metodo ciò è in netta contraddizione con l’impegno assunto dal ministro del welfare insieme a quello delle politiche agricole nello scorso mese di marzo di voler aprire un tavolo di confronto con le parti sociali che poi non è stato mai aperto. Sul piano dei contenuti non si tratta di una riforma della previdenza agricola nel suo complesso, come le organizzazioni sindacali avevano richiesto, ma di una semplice rimodulazione basata su tre punti: la riduzione delle aliquote contributive, il condono previdenziale e la revisione dei trattamenti di disoccupazione per i lavoratori. Ora la conclusione è semplice:
“ si vogliono togliere soldi ai lavoratori per diminuire il costo del lavoro per le imprese “
Tanto più che contemporaneamente vengono annunciati altri due provvedimenti: l’elimininazione dell’obbligo per le imprese di presentare il certificato di regolarità contributiva (Durc) per avere diritto ai contributi comunitari, obbligo previsto nel decreto legge di accompagnamento alla finanziaria.
Il Governo vorrebbe inoltre superare l’articolo 147 della finanziaria 2005 che riduce il trattamento di disoccupazione per una parte dei lavoratori agricoli e che prevede 70 milioni di euro di minori uscite per l’Inps, all’interno della nuova riforma.
Il significato delle proposte del Governo diventa dunque chiaro: minore tutela del lavoro dipendente, maggiori aiuti per le imprese, premi a coloro che non hanno mai pagato i contributi.
2) La aziende avicole stanno procedendo in questi giorni a licenziamenti di massa a causa della crisi innescata dagli eccessivi allarmismi sull’influenza aviaria. Abbiamo quindi chiesto al Governo un decreto legge che consenta di poter applicare da subito adeguati ammortizzatori sociali per chi sta perdendo il lavoro. Le risposte del Governo sono state generiche e non garantiscono le soluzioni richieste.
Per questi motivi le Segreterie Nazionali hanno deciso lo sciopero di 8 ore che coinvolgerà tutti i lavoratori del settore agricolo.
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL
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