Brindisi, 29/10/2005
La Squadra Mobile scopre “l’Arsenio Lupin” delle truffe agli anziani
Si è conclusa positivamente una laboriosa e certosina attività investigativa condotta dagli agenti della sezione reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Brindisi.
Poche settimane fa, infatti, una anziana signora si presentava presso gli uffici della Questura denunciando che, poco prima, dopo aver prelevato la propria pensione presso le Poste Centrali, era stata avvicinata da un uomo il quale, lasciando di essere un funzionario dello stesso istituto, dopo una serie di artifici e raggiri ed approfittando dell’età della donna, la faceva accomodare all’interno degli uffici dell’INPS, dove poi le chiedeva il libretto di pensione comprensivo del denaro, adducendo come scusa il fatto di essersi accorto che l’importo elargitole era sicuramente inferiore alla somma dovuta.
Dopo di ciò l’uomo, descritto come persona di media statura e corporatura magra e dall’apparente età di circa 55 anni, si dileguava all’interno di tale ufficio, facendo perdere le proprie tracce.
Ricevuta tale comunicazione gli agenti si ponevano alla ricerca di tutti gli elementi utili ad un successivo e proficuo sviluppo investigativo e, oltre ad escludere ulteriori testimoni che avevano assistito al fatto, acquisivano delle immagini riprese da alcune telecamere presenti in loco. L’analisi di queste ultime faceva chiaramente intravedere il soggetto autore della truffa pur risultando particolarmente difficile la sua identificazione.
Infatti, lo stesso non veniva riconosciuto dagli operanti quale persona residente in questo capoluogo, e del resto alcuni particolari emersi, lasciavano intendere come se lo stesso fosse probabilmente originario di altra provincia, elemento questo che rendeva quindi, particolarmente difficile la sua individuazione.
Per questo motivo si decideva di interpellare numerose Questure, anche di altre regioni, inviando alle stesse le immagini estrapolate con la descrizione del “modus operandi” del malfattore.
E proprio attraverso questa attività di confronto con varie Questure italiane che si riusciva ad ottenere una rosa di soggetti sospettati.
Le indagini subivano una svolta con una comparazione delle foto pervenute, dall’esame delle quali si evinceva chiaramente l’autore della truffa. L’immagine del soggetto, a questo punto, compiutamente identificato per S. F. classe 46, originario della provincia di Cosenza, veniva sottoposta alla visione della vittima del reato, che la riconosceva senza ombra di dubbio.
Ulteriori accertamenti compiuti sul soggetto consentivano di delinearne un quadro investigativo particolare: il truffatore annovera a suo carico, numerosissimi precedenti registrati in quasi tutte le province italiane per reati contro il patrimonio, ove risulta aver realizzato truffe ed insolvenze fraudolente.
COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI
SQUADRA MOBILE
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