Brindisi, 02/11/2005
Rigassificatore: la Soprintendenza vuol vederci chiaro
In data odierna la Soprintendenza per i beni archeologici per la Puglia ha inviato una nota al Presidente dell'Autoritā Portuale di Brindisi e, per conoscenza, alla Capitaneria di Porto di Brindisi, al Comune di Brindisi, alla Provincia di Brindisi, al Direzione Regionale per i Beni Clturali e Paesaggistici della Puglia, al Ministero per i Beni e le Attivitā Culturali e alla sezione di Brindisi dell'Associazione Italia Nostra.
Nella comunicazione, avente ad oggetto "Brindisi. Impianto di rigassificazione", il Soprintendente Giuseppe Andreassi lamenta come la documentazione trasmessa sia "del tutto insufficiente per valutare l'interferenza dei lavori a mare con le segnalazioni archeologiche".
Il problema, come č noto, č l'evenienza (rilevata in primis dall'Associazione Italia Nostra) che l'impianto di rigassificazione dovrebbe insistere su una zona di interesse archeologico.
Nel Luglio 2005, la Soprintendenza aveva richiesto all'Autoritā Portuale maggiori informazioni sulla questione e l'ente presiduto da Giannini ha risposto lo scorso 28/10 trasmettendo la documentazione giudicata, oggi, "insufficiente" allo scopo. In particolare la Soprintendenza scrive che "occorrono planimetrie dettagliate accompagnate dalla descrizioni delle opere da realizzarsi a mare e a terra".
Non solo. Andreassi, che richiede una documentazione completa per "dare attuazione agli adempimenti di tutela di cui al D.Lgs 42/04" (Codice dei beni culturali e del paesaggio), ne "sottolinea l'urgenza dal momento che informalmente la Soprintendenza ha appreso, in data odierna, che sarebbero in atto lavori di colmata a mare".
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