Brindisi, 08/11/2005
Maltempo: il Comune chiedere lo stato di calamità naturale
Il Sindaco Domenico Mennitti ha convocato con urgenza stamani la Giunta comunale per deliberare la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza e dello stato di calamità naturale per l’alluvione di ieri.
Il provvedimento sarà inviato per le rispettive competenze al Prefetto ed alla Regione, che provvederanno ad inoltrarlo al governo nazionale.
Il Comune chiede la concessione dei benefici previsti dalle vigenti disposizioni normative e di contributi straordinari per consentire il ripristino delle strutture pubbliche e private danneggiate dall’alluvione ed il risarcimento dei danni al settore produttivo.
Prima della riunione della Giunta il Sindaco ha insediato un comitato di emergenza per valutare i danni provocati dall’alluvione, le possibilità d’intervento immediato sulle emergenze provocate, l’individuazione delle cause strutturali che comportano disagi gravi in casi di calamità naturali, le ipotesi di rimozione delle stesse.
A tal proposito è stata costituita una commissione tecnica, presieduta dallo stesso Sindaco, che peraltro ha già operato ieri, disponendo interventi di sostegno nelle aree cittadine maggiormente colpite. Sono operative due squadre, affidate alla direzione dei tecnici comunali ingegneri Antonio Iaia e Giuseppe Augusto, per rilevare eventuali condizioni di pericolo per le strade e per gli edifici.
Le unità, coordinate dal dirigente tecnico del Comune ing. Pietro Cafaro, operano in collaborazione con le pattuglie dei vigili urbani, oggi dislocate in tutti i nodi cruciali della città per agevolare la mobilità urbana.
E’ stato individuato come punto di crisi nei casi di alluvione l’area collegata al canale Patri, che raccoglie le acque provenienti da vari rioni della città. Il canale, la cui manutenzione è attribuita al Consorzio dell’Arneo, non riesce a contenere le masse d’acqua che si determinano in situazioni eccezionali e perciò si procurano allagamenti nelle aree circostanti. Particolarmente colpite, infatti, risultano le zone adiacenti, dove insistono la sede della Questura ed una serie di fabbricati adibiti a civile abitazione e ad esercizi commerciali.
Per far fronte ad una situazione comunque ricorrente in casi di alluvione, il Comune ha formulato già due anni fa alla Regione, che ne ha la competenza, l’ipotesi di costruire un invaso di decantazione, che attenui la pressione delle acque e poi ne governi il deflusso. A seguito di intese intervenute con la Regione, nella stessa riunione che ha dichiarato lo stato di emergenza la Giunta comunale ha deliberato la esecuzione dell’opera impegnando per la stessa circa due milioni e 200mila euro.
Altri punti critici sono stati individuati in via Appia, nella zona del sottopasso ferroviario, nella strada dei Pittachi, in via Materdomini all’altezza del ponte che collega l’aeroporto militare a quello civile. Per ogni area è stato attivato lo studio di un piano di opere utili a prevenire, nella misura possibile, disagi gravi in casi di straordinaria emergenza.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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