Brindisi, 12/02/2003
Legambiente aderisce alla manifestazione per la pace
Legambiente considera la guerra all'Irak, anche sotto la copertura dell'Onu, del tutto ingiustificata sul piano morale, della legalità internazionale, dell'impegno contro il terrorismo e foriera di conseguenze potenzialmente catastrofiche.
Si ritiene aberrante la teoria della "guerra preventiva", attraverso la quale gli Stati Uniti vorrebbero arrogarsi il diritto di decidere chi, quando e come può essere oggetto di un aggressione militare.
"La necessità di combattere il terrorismo globale, i fondamentalismi, o di contrastare regimi dispotici come quello di Saddam Hussein" non giustifica l'invasione dell'Irak, che "sarebbe solo una carneficina inaccettabile, una azione legata più all'obiettivo di proteggere gli interessi geopolitici degli Stati Uniti e di alcune altre grandi potenze, che non all'esigenza di fermare il terrorismo. Di più, questa guerra rischierebbe di rendere tragicamente concreti tutti i peggiori timori sul rischio di uno scontro di civiltà tra occidente e Islam."
Legambiente si rivolge all'Europa perché rifiuti di seguire l'amministrazione americana in questo vicolo cieco ocnvinta che il terrorismo, come gli altri problemi planetari - la povertà, i mutamenti climatici -, si combattono lavorando per un mondo diverso e migliore, per una globalizzazione che diffonda vero benessere, diritti, democrazia e non sia invece, com'è oggi, sistematicamente piegata agli interessi di pochi privilegiati.
Per tutto questo Legambiente sarà in piazza il 15 febbraio a Roma in una della grandi manifestazioni per la pace che quel giorno si svolgeranno in tutta Europa.
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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